giovedì 5 maggio 2016

IL PUNTO DOPO LE G2 DEL 4 MAGGIO.






Si conclude con le partite di mercoledì 4 maggio la serie di sfide di Gara 2 degli ottavi di finale. Anche ieri abbiamo assistito, Treviso-Casale a parte, a match combattuti e sofferti fino alla fine. Ecco il racconto.




Era richiesta una reazione a Fabi e compagni dopo la sconfitta in Gara 1 e la reazione è arrivata così come il segnale forte che Treviso ha voluto lanciare a tutte le contendenti ai play off con la larghissima vittoria ottenuta al Pala Verde nel secondo atto degli ottavi contro Casale Monferrato. Gli uomini di coach Pillastrini, già dai primi minuti, hanno mostrato facce ed atteggiamenti giusti anche se la gara, nella prima parte, ha vissuto di fiammate dei padroni di casa arginate puntualmente dagli ospiti. La differenza, rispetto alla gara di domenica scorsa, l'ha fatta la continuità nel rendimento che è stata crescente nell'arco dei 40 minuti a dimostrazione di una più che soddisfacente condizione fisica e mentale. La Junior, già comunque soddisfatta per aver invertito il fattore campo in Gara 1, ha retto per 10 minuti dopo la De Longhi è scappata via e per gli uomini di coach Ramondino non c'è stato nulla da fare. Adesso la serie si trasferisce a Casale Monferrato per Gara 3 (sabato 7 maggio ore 20:30) e Gara 4 (lunedì 9 maggio ore 20:30). Due vittorie dei piemontesi o dei veneti chiuderebbero la serie mentre, in caso di una vittoria a testa si tornerà a Treviso per Gara 5 mercoledì 11 maggio.

Treviso: Abbott 6, Moretti 13, Fabi 6, Fantinelli 9, Powell 24, Rinaldi 5, Negri 12, Ancellotti 8.
Casale Monferrato: Johnson 9, Bray 10, Tomassini 10, Natali 2, Blizzard 4, Martinoni 6, Ruiu 2, Fall 11.



Mantova soffre, lotta e (questa volta) vince contro Agrigento pareggiando la serie in un ottavo che, fin qui, si è sempre deciso con l'ultimo tiro. Rispetto a Gara 1, dove i siciliani hanno dominato la prima parte del match, venendo recuperati nella seconda, ieri la partita ha vissuto di continui strappi degli ospiti ricuciti prontamente dai padroni di casa. Tirano un sospiro di sollievo i tifosi mantovani primo perchè, se le loro coronarie sono riuscite a superare indenni queste due prime sfide, possono considerarsi in buona salute e, in secondo luogo, per il pareggio della serie che, alla vigilia del trasferimento al pala Moncada, rischiava di indirizzarsi verso i titoli di coda. Il finale di stagione regolare ci aveva offerto una Moncada sotto tono ed agonisticamente spenta mentre quella ammirata al Pala Bam somiglia molto a quella incredibile sorpresa che fu il cammino in post season della passata stagione. Le prossime due gare in Sicilia ci diranno se le sfide saranno così equilibrate come le predenti due. Intanto, fossi in voi, una telefonata preventiva al vostro cardiologo la farei.

Mantova: Ferguson 16, Di Bella 5, Ndoja 6, Amici 2, Udanoh 15, Moraschini 9, Gandini 4, Gergati 6.
Agrigento: Evangelisti 20, De Laurentiis 6, Martin 18, Piazza 1, Eatherton 12, Mortellaro 2, Saccagi 3.



Seconda vittoria sofferta per Scafati che trova in Verona un avversario parecchio più ostico rispetto a quello che la classifica finale della stagione regolare ci ha raccontato. I veronesi, anche questa volta, hanno di che recriminare rispetto al risultato finale considerato che, a nove secondi dalla fine, la partita era saldamente nelle loro mani. Una palla gettata al vento da Michelori (capita anche ai migliori) ed un fallo senza senso di Rice (incomprensibile) permettono a Scafati addirittura di poter recriminare di essere al supplementare dopo il due su tre di Portannese dalla lunetta. La Givova dimostra di essere una squadra rocciosa, capace di soffrire e di saper venire fuori dalle situazioni difficili approfittando al meglio di qualsiasi ingenuità degli avversari. Certo che, sul 2-0, la serie sembra avere dei padroni dichiarati. Ai campani basta una sola vittoria per accedere ai quarti mentre i veneti dovranno vincere entrambe le sfide al Pala Olimpia ed espugnare il Pala Mangano se non vogliono abbandonare i play off già al primo turno. Una cosa è certa: grazie a questa versione 2.0 della Scaligera abbiamo una bella serie in questo ottavo di finale.

Scafati: Portannese 15, Crow 5, Spizzichini 10, Rezzano 2, Baldassarre 4, Ammannato 2, Mayo 14, Simmons 15, Loschi 12.
Verona: Saccaggi 15, Ricci 3, Cortese 3, Corral 4, Michelori 14, Da Ros 4, Rice 14, Miller 13, Spanghero 6.



Siena ci ricasca. Anche in Gara 2, come nella precedente, va ad intermittenza ricordandosi soltanto a sprazzi di essere ai play off. L'intensità, la voglia, la cattiveria nel voler catturare il pallone vagante è tutta ad appannaggio di Imola che ha stra meritato di vincere entrambe le sfide. La serie, sul 2-0, prende le tinte dell'Andrea Costa a cui manca un solo passo per accedere ai quarti di finale anche se adesso le squadre si trasferiranno al Pala Estra. Maggioli e compagni si sono però assicurati di tornare al Pala Ruggi per l'eventuale Gara 5, basterà il pubblico di casa per far capire ai ragazzi di Ramagli che con questo atteggiamento non si può vincere una gara di play off?

Imola: Washington 2, Sgorbati 2, Maggioli 6, Amoni 11, De Nicolao 7, Prato 10, Anderson 20, Hassan 18 Sabatini 4.
Siena: Diliegro 8, Borsato 4, Ranuzzi 11, Bucarelli 4, Udom 11, Roberts 16, Bryant 11, Cucci 6.






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