La Mens Sana Siena, dopo gli "anni d'oro" e dopo gli scandali che ne sono conseguiti, ha intrapreso un nuovo cammino che ha portato la pallacanestro senese a tornare, la passata stagione, nel basket che conta e ad intraprendere un cammino virtuoso fatto di programmazione, lavoro e passione. Dal 13 settembre, il CDA della Mens Sana Basket 1871, ha dato la responsabilità di guidare questo processo ad Andrea Viviani eleggendolo come nuovo presidente. Ho avuto il piacere di poter sottoporre delle domande al numero uno della societaà biancoverde.
Andrea Viviani, nuovo presidente della Mens Sana, a lei chiedo innanzitutto lo
stato di salute della società.
“La Mens Sana è una società che può vantare una grande
storia ma che, come molte altre, sta vivendo un momento non facile. Siena e i
senesi, però, hanno reagito in prima persona e hanno trovato forza nel
territorio e negli appassionati che sono intervenuti direttamente con una
operazione che ha consentito loro di prendere le redini della società,
attraverso l’Associazione Io Tifo Mens Sana e il Consorzio Basket e Sport a
Siena.”
Che programmi si dà la sua presidenza? Può darci qualche obiettivo a
breve/medio raggio?
“L’obiettivo primario è quello di garantire un futuro solido
alla società, attraverso un progetto pluriennale a trecentosessanta gradi che
coinvolga non solo la prima squadra, ma tutta la società per creare un legame
ancora più stretto e proficuo con i nostri tifosi e con tutti gli appassionati
del nostro territorio di riferimento, che non si limita alla nostra città.”
La pallacanestro italiana, tolta qualche isola felice, soffre un periodo di
recessione certamente legato a doppio filo con la situazione economica del
paese ma anche, e soprattutto, a causa di una flessione di appeal. Quali sono
le sue ricette per rilanciare il movimento cestistico senese?
“Passione e partecipazione! I nostri slogan come “Io ci
sono”, “La Mens Sana è una fede”, “La mia squadra è mia” non sono parole vuote,
ma rappresentano bene il modo di porsi degli sportivi verso la nostra squadra;
cerchiamo di fare in modo che la Mens Sana sia sentita da tutti come un
patrimonio comune e che tutti avvertano con orgoglio il senso di appartenenza a
questa storica società. Ne sono già testimonianza le aziende nel Consorzio e le
associazioni di tifosi che hanno dato il loro concreto e decisivo contributo
per quella che per Siena non è soltanto una squadra di pallacanestro."
Ha avuto modo di confrontarsi con coach Griccioli? Che impressione ha del nuovo
roster Mens Sana?
“Conosco Giulio da tempo. È stato l’allenatore di mio figlio
nelle giovanili e sin da allora ho potuto apprezzarne le grandi qualità. Negli
anni ne ho seguito il percorso e sono molto contento che sia tornato a casa:
siamo molto felici che lui e il suo staff abbiano profonde radici senesi a
ulteriore testimonianza dei risultati che sa ottenere la pallacanestro senese e
di quello che sa produrre. La parte sportiva ha lavorato molto bene, ma non sta
a me darne giudizi, però credo che lo staff tecnico abbia una buona base su cui
poter lavorare e che chi verrà a vedere le nostre partite avrà modo di
divertirsi con una buona pallacanestro”.
Il campionato alle porte si preannuncia molto equilibrato e livellato. Dopo la
più che soddisfacente stagione 2015-2016, cosa si aspetta dalla sua squadra a
pochi giorni dalla SerieA2Italia 2016-2017?
“Credo che il campionato di A2 non abbia niente da invidiare
alla Serie maggiore e per certi versi può essere ancora più interessante sia
per l’utilizzo di tanti italiani che per l’equilibrio che lo contraddistingue e
per la presenza di molte, importanti, piazze storiche per il basket che
garantiranno entusiasmo, seguito e grande visibilità. Già l’anno scorso ne
abbiamo avuto prova e dal punto di vista tecnico soprattutto il nostro girone
si è rivelato particolarmente competitivo. Mi aspetto un campionato all’altezza
delle aspettative e sono sicuro che ogni settimana la squadra darà sempre il
meglio di sé”.
a cura di Antonio Mangiola
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