martedì 7 giugno 2016

FORTITUDO, IL SOGNO CONTINUA. LA EFFE AD UN PASSO DALLA SERIE A.






Questa volta il detto "non c'è due senza tre" non ha funzionato. Treviso, dopo aver rimontato la serie contro Casale e Ferentino, non riesce a compiere nuovamente l'impresa e, perdendo anche la seconda al Pala Dozza, esce di scena dopo una stagione che comunque può essere archiviata come assolutamente positiva e di ulteriore crescita. Gli uomini di coach Pillastrini, dopo aver chiuso la stagione regolare al primo posto in SerieA2Italia, si fermano al penultimo gradino nella loro rincorsa alla serie A dicendo addio ai sogni promozione che, gioco forza, dovranno essere rinviati al prossimo campionato. La delusione c'è ma senza polemica. Dalla sirena finale di Gara 4, la parola maggiormente usata in casa De Longhi è "grazie", dal presidente Vazzoler ai tifosi è una processione di ringraziamenti per un gruppo che ha saputo far tornare l'entusiasmo dei tempi gloriosi. E questo è già un successo. 

È festa grande a Bologna sponda Fortitudo. Aver conquistato la finale contro gli acerrimi rivali, nella stessa stagione in cui la Virtus, per la prima volta nella sua storia, è retrocessa in A2 non ha prezzo e l'invasione di campo al 40' con i relativi festeggiamenti durati fino a tarda notte, sono solo un antipasto di quello che potrebbe succedere all'ombra delle due torri in caso di vittoria finale dei play off. Dopo la Fortitudo Agrigento nella passata stagione, quest'anno è la Fortitudo Bologna ad aver stupito tutti in questa post season. I siciliani, da neo promossi, entrarono ai play off da ottavi ed uno dopo l'altro eliminarono tutti fino alla finale contro Torino. I bolognesi, da neo promossi, hanno conquistato la post season da settimi, e step by step sono arrivati all'ultima serie in cui attendono di conoscere chi, tra Scafati e Brescia, sarà l'avversario verso un sogno che, partito come irrealizzabile, sta piano piano prendendo corpo diventando sempre più reale. Chiaramente, Montano e compagni sperano che, aldilà del nome comune e del percorso sportivo molto simile, le analogie con Agrigento terminino qui e che ci possa essere un finale diverso. È certo che, comunque vada, la stagione della Effe ha dell'incredibile. Alzi la mano chi, ad ottobre, avrebbe scommesso un euro sulla Fortitudo in finale. Boniciolli ed i suoi ragazzi hanno compiuto una vera e propria impresa incarnando appieno lo spirito delle aquile mettendo in campo agonismo, determinazione e spirito di sacrificio che, tre degli ingredienti fondamentali richiesti dai tifosi fortitudini ai propri giocatori. La finale conquistata con 9 vittorie e 2 sconfitte, mantenendo l'imbattibilità del Pala Dozza, senza un americano, con Lamma che ha dovuto riprendere le scarpe appese al muro e sempre con il vantaggio campo avverso merita certamente l'applauso da parte di tutti.

Parziali: 13-12; 14-10; 12-14; 15-11.

Fortitudo Bologna: Sorrentino 5, Carraretto 8, Italiano 3, Daniel 9, Candi 5, Lamma 2, Montano 15, Amoroso 7.
Treviso: Fantinelli 11, Abbott 2, Fabi 2, Powell 14, Ancellotti 4, Moretti 7, Rinaldi 4, Negri 3.

Andamento serie: Treviso 61 Fortitudo 68; Treviso 90 Fortitudo 45; Fortitudo 81 Treviso 71; Fortitudo 54 Treviso 47.






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