mercoledì 4 maggio 2016

OTTAVI PLAY OFF- G2, IL PUNTO DOPO LE PARTITE DI MARTEDÌ.




a cura di @MangiolaAntonio



Grande spettacolo nelle prime quattro partite di Gara 2 degli ottavi di finale. Ferentino-Roseto a parte, il martedì ci ha offerto sfide combattutissime ed equilibrate in pieno stile play off. Ecco il racconto.





In una gara dai contenuti tipici da play off in cui non è mancato nulla, tecnici a Ducarello e Viglianisi, antisportivo e tecnico a Moss fino all'espulsione di Filloy reo di aver protestato troppo vibratamente (e fisicamente) per un gomito dell'ex Milano, anche questo da play off, fatto assaggiare a Chessa, Brescia vince anche Gara 2 e si porta sul 2-0 nella serie con Trapani. Rispetto a Gara 1, quando i siciliani partirono a razzo, questa volta la Leonessa gioca meglio nella prima parte di gara conquistando un vantaggio in doppia cifra sugli avversari. La Lighthouse non si scompone  reagisce e resta incollata riuscendo a tornare negli spogliatoi per l'intervallo lungo con un solo punto da recuperare. Al rientro in campo sembra che gli ospiti  ne abbiano di più e gli arbitri, prima contestati dai siciliani, trovano il modo di scontentare anche i lombardi. Trapani vola sul più otto ma con il San Filippo alle spalle ed un David Moss ancora protagonista assoluto (22 punti e 12 rimbalzi anche in Gara 2) iniziano la rimonta. L'espulsione di Filloy complica i piani di Mays (23 punti) e soci ed i padroni di casa possono completare il sorpasso. Il finale di gara non premia gli uomini di coach Ducarello a cui però non può essere rimproverato nulla. Bene Brescia che dimostra di avere (come Trapani) il pedigree per giocare i play off ed a cui manca una sola vittoria per accedere ai quarti. Adesso la serie si trasferisce al Pala Conad dove Renzi e compagni hanno un ruolino di marcia di tutto rispetto. Tornare al San Filippo per Gara 5 non è una missione impossibile.



Serie per cuori forti quella tra Mantova ed Agrigento! Dopo gara uno in cui i siciliani hanno vinto di 2 grazie ad un canestro di Martin allo scadere, questa volta sono i lombardi a portarsi a casa il punto vincendo di 1 e mettendo a dura prova le coronarie dei tifosi presenti al Pala Bam e di quelli incollati al PC a seguire il match in tutti i modi possibili. La sfida è stata bellissima con le due squadre che hanno corso su un filo in equilibrio precario per tutti i 40 minuti di gioco. La pressione era tutta sugli Stings che più volte nel corso della gara sono costretti ad inseguire la Fortitudo nel ruolo della lepre in fuga ma, rispetto alla sfida di domenica, Ferguson è più ispirato ed Udanoh sembra che giochi con la maglia della Mantovana da sempre. Dall'altra parte Evangelisti è devastante e solo Gergati riesce a contenere l'ennesima prestazione monstre dell'ala siciliana. La Moncada dimostra ancora una volta che i play off sono l'habitat naturale di una squadra che sembra essere tornata quella della prima parte di stagione regolare e molto vicina a quella che ha stupito tutti nella post season della passata stagione. Adesso ci si trasferisce ad Agrigento e gli uomini di coach Martelossi potranno togliersi dalle spalle un pò di pressione cedendola ai ragazzi di coach Ciani che, dopo aver confermato di essere tra i più pericolosi lontano da casa, dovranno cambiare rotta anche tra le mura amiche. Serie in parità dunque sebbene Piazza e soci hanno fatto ciò che era necessario: vincere almeno una gara on the road. Ferguson (16 punti) ed Evangelisti (20 punti) i migliori realizzatori da una parte e dall'altra.



Se Agropoli riuscirà ad accedere ai quarti di finale play off incornicerà certamente questa gara come snodo fondamentale della post season. Se la Fortitudo Bologna dovesse uscire sconfitta dalla serie rimpiangerà di aver letteralmente gettato alle ortiche una partita che sembrava avere un unico padrone. La BCC vince Gara 2 con l'Eternedile, in rimonta e dopo un supplementare, e riporta la sfida in parità prima che la stessa si trasferisca al Pala Dozza. Quello a cui abbiamo assistito ieri ha dell'epico e provo a raccontarvelo. La gara inizia ripercorrendo il canovaccio della precedente con Bologna che va a mille in attacco, chiude tutti gli spazi in difesa e pare abbia il doppio, se non il triplo, di benzina in corpo rispetto agli avversari. I cilentani, come domenica, appaiono lenti, confusi, imprecisi e demoralizzati. La partita viaggia su questi binari per trenta e più minuti con i padroni di casa a produrre piccole impennate di orgoglio e gli ospiti a respingere con sicurezza ogni tentativo di rimonta. Sul +20 a favore di Raucci e compagni anche il più ottimista tifoso di Agropoli iniziava a rassegnarsi alla seconda sconfitta consecutiva ma, improvvisamente, un paio di fattori hanno capovolto l'inerzia della partita e messo in dubbio le certezze fin lì elaborate. I ragazzi di coach Boniciolli rallentano, forse perchè, dopo i ritmi indemoniati tenuti fino a quel momento, non ne hanno più, forse perchè il vantaggio li fa cadere nella presunzione di considerare la partita vinta mentre gli uomini di coach Paternoster trovano delle difese più intense che mettono in ritmo Roderick e Trasolini (entrambi devastanti) che, vista l'assenza di Carenza e Tavernari, sono costretti agli straordinari in attacco. Il pubblico di casa si scalda e la curva decide di trasferirsi in massa dietro la panchina locale in un abbraccio energetico che rende i time out una riunione condominiale in cui il coach parla alla squadra ed i tifosi tra abbracci, high five e frasi motivazionali fanno sentire la loro presenza anche in un estraneo Pala Mangano. In campo non ci sono più cinque giocatori ma trecento, quattrocento anime che spingono Agropoli ad una vittoria incredibile che, nonostante il successo della Fortitudo in Gara 1, può effettivamente cambiare l'inerzia di una serie che sembrava chiusa e blindata. Adesso ci si trasferisce a Bologna dove la Daniel e soci hanno perso soltanto una delle quattordici partite giocate al Pala Dozza e dove potranno concretizzare il vantaggio di aver vinto una delle due gare in trasferta della serie... Agropoli permettendo. Roderick 36 punti, Trasolini 25 punti, Daniel 19 punti, Flowers 17 punti.



Cambia poco in Gara 2 e Ferentino, dopo aver vinto comodamente la partita di domenica, concede il bis al Ponte Grande e si porta sul 2-0 nella serie con Roseto. Niente da fare per gli Sharks che non hanno cambiato atteggiamento rispetto a Gara 1, tutto bene per la FMC che ha condotto la partita dall'inizio alla fine arrivando ad avere anche 20 punti di vantaggio sugli avversari in quella che, fin quì appare la serie più sbilanciata di tutti gli ottavi. Che i laziali potessero essere annoverati tra i candidati ad arrivare fino in fondo lo sostengo sin dall'estate, quello che sorprende è l'impatto molle degli abruzzesi con la post season. Allen e soci, dopo l'incredibile stagione regolare, erano dati come mina vagante per la seconda fase del campionato ma ancora non sono pervenuti. Sia ben chiaro: vincere al Ponte Grande sarà difficile per tutti però l'impressione è che ai ragazzi di coach Trullo manchi quella vis tipica (e fondamentale) da play off. Tutto bene, anzi benissimo, per coach Ansaloni a cui manca soltanto una tacca per accedere ai quarti di finale. Adesso ci si trasferisce a Roseto e per gli amaranto sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione e non pensare che la serie sia già chiusa perche gli Sharks, davanti ai propri tifosi, vorranno mostrare una faccia diversa e provare a non uscire dal tabellone con un cappotto. Imbrò 30 punti e Weaver 17 punti i migliori realizzatori da una parte e dall'altra.

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