Il finale concitato al Pala Euro Immobiliare è costato un turno di stop al campo di Legnano e stamattina la società rosetana, avversaria di turno degli Knights, attraverso un comunicato, ha voluto metterci il carico giustificando la decisione del giudice sportivo.
Secondo il racconto degli Sharks tutto è iniziato alla fine della gara quando Allen, a pochi secondi dal 40', ha continuato a giocare segnando un altro canestro ed andando ad esultare sotto il settore riservato ai tifosi ospiti. Da qui un parapiglia con la squadra "accompagnata all'uscita dal campo da sputi, insulti ed anche un ceffone del preparatore fisico Domenico Faragalli". La cosa sconcertante, secondo il racconto che viene fatto da Roseto, è che, se il ceffone è stato inflitto da un tifoso Knights poi allontanatosi indisturbatamente, i dirigenti ed il presidente di Legnano si sono resi attori del comportamento oltraggioso. La squadra ospite, prosegue il comunicato, si è dovuta chiudere a chiave negli spogliatoi ed attendere l'arrivo delle forze dell'ordine "completamente assenti" al palazzetto. Di seguito il comunicato ufficiale.
Il Roseto Sharks S.S.D. A.R.L. intende riportare e rendere noti, e nel contempo chiarire, alcuni avvenimenti relativi la partita disputata ieri sera a Legnano.Dopo una gara combattuta ed equilibrata, gli Sharks sono passati in vantaggio, per poi vincere l’incontro. Quando mancavano pochi secondi da attendere per la sirena finale, Bryon Allen ha continuato a giocare segnando un canestro ed esultando con i tifosi biancazzurri presenti in trasferta. Questo gesto ha amareggiato il pubblico di casa, che, nell’immediato post-partita, ha fischiato il giocatore rosetano. A tal proposito, la società Roseto Sharks, con le parole del diretto interessato, intende chiarire l’accaduto: “Non era assolutamente mia intenzione mancare di rispetto al pubblico – spiega Bryon Allen – Dopo una partita così difficile per noi, volevo solo festeggiare con i nostri tifosi una vittoria importante per la corsa ai playoff. Non c’era niente di offensivo verso il pubblico di Legnano, mi dispiace che qualcuno abbia frainteso.” Quello che invece ha lasciato increduli i membri del Roseto Sharks, è il comportamento oltraggioso di alcuni tifosi e dirigenti del Legnano Knights, compreso il suo presidente, che hanno accompagnato l’uscita dal campo dei tesserati biancazzurri con sputi, minacce, insulti e anche un ceffone in pieno volto verso il preparatore fisico Domenico Faragalli. Non a caso, il Giudice sportivo ha sanzionato il Legnano con la squalifica del campo di gioco per 1 giornata per “invasione del campo di gioco, commessa da più persone che, a fine gara, si posizionavano all'ingresso del tunnel degli spogliatoi venendo a contatto con gli addetti alla sicurezza e lanciando sputi e offese verso i tesserati che si apprestavano ad uscire dal campo di gioco” e una ammenda di 1.467,00 Euro “per offese e minacce collettive frequenti del pubblico verso tesserati”. Quello che il Roseto Sharks ritiene vergognoso è che un tifoso sia riuscito ad entrare in contatto fisico con un suo tesserato (Faragalli), colpendolo con uno schiaffo e con sputi a ripetizione, prima di fuggire abbandonando il palasport. L’altra cosa che lascia il Roseto Sharks senza parole è la completa assenza di forze dell’ordine al Palasport di Legnano, tanto che squadra e staff, dopo il parapiglia, sono stati costretti a rinchiudersi a chiave nello spogliatoio, attendendo l’arrivo, dopo aver telefonato, della Polizia. E’ triste dover prendere atto che il preparatore Faragalli, per la prima volta in 35 anni di carriera (dalla Serie C alla Serie A), abbia dovuto lasciare il campo ricevendo un ceffone in faccia, solo perché un tifoso, se così possiamo chiamarlo, ha perso la partita. Aver visto alcuni dirigenti del Legnano insultare i biancazzurri durante l’uscita dal campo, piuttosto che distendere l’ambiente, francamente, lascia sgomento tutto il Roseto Sharks. In tutti i modi, la società è grata ai quei membri del Legnano che hanno tentato di placare gli animi, compresi gli agenti di Polizia occorsi tempestivamente dopo la chiamata.
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