a cura di Alessio Scandola
Iniziamo ad entrare nella zona
calda di questi playoff di SerieA2Italia con le semifinali. Sfida che si preannuncia
esaltante quella fra l’Alma Trieste e la Fortitudo Kontatto Bologna. I giuliani
vengono da una regular season finita al terzo posto soltanto per la differenza
canestri, quella degli emiliani invece è stata un po’ al di sotto delle
aspettative iniziali ma comunque molto buona verso il finale. Partendo da
questi presupposti entrambe le squadre, con l’aggiunta di un giocatore d’esperienza a testa, sono
giunte a questo appuntamento pronte a darsi battaglia per l'accesso alla finale. Sulla loro strada i biancorossi hanno
incontrato nell'ordine Treviglio, battuta con qualche difficoltà dopo cinquie gare,
e Tortona, eliminata senza troppi patemi d’animo in quattto partite. I biancoblù invece,
sempre con il fattore campo contro, sono andati a mettere fuori dai giochi
prima Agrigento, che a parte la batosta di gara 1 non li ha mai impensieriti, e
Treviso, con tre sfide al cardiopalma prima della facile vittoria finale.
Dicevamo delle aggiunte: i due
Daniele, Cavaliero e Cinciarini, sono le armi in più di queste squadre.
Giocatori dalle caratteristiche simili, il primo ha forse bisogno di accendersi
ed entrare in serie (l’esempio è gara 1 contro Tortona, dove nel giro di un
minuto e mezzo ha segnato dieci punti che hanno creato un parziale rivelatosi
decisivo), il secondo è più costante nelle iniziative. Le medie realizzative
sono praticamente coincidenti, 10.2 per il triestino, 10.3 per il bolognese,
che cede un po’ nelle altre cifre (assist, percentuali e rimbalzi) ma non
significativamente.
Cavaliero è anche uno dei
tanti ex della partita, avendo vestito la casacca fortitudina nella stagione
06/07. Stessa sorte anche per Cittadini, che arrivò a Bologna l’anno successivo
rimanendovi per 3 stagioni, anche in A dilettanti. Dall’altra parte i triestini
sono ben 3, con coach Boniciolli, fondamentale per la rinascita della società della
sua città, suo nipote Ruzzier, che a Trieste è nato in tutti i sensi, sia
umanamente che cestisticamente parlando, così come Gandini; i due sono anche
stati compagni di squadra nella stagione 12/13.
Sarà interessante la sfida fra
i due coach, che, come modo di approcciarsi, sono agli antipodi: vulcanico ed
esplosivo Boniciolli, pacato e garbato Dalmasson. È comunque certo che il loro
lavoro, a prescindere dal risultato della serie, è stato ottimo e fondamentale
nei progetti pluriennali di due società che vogliono tornare ai fasti di un
tempo, calcando i campi della serie A.
Entrambe hanno nell’essere
squadra il punto forte. La grinta e la voglia di vincere che i coach hanno
inculcato alle loro squadre le hanno condotte fino a questo punto, con tutti i
giocatori pronti a combattere su ogni pallone. La differenza principale sta
però nell’approccio: Trieste fa dell’esplosività, della difesa finalizzata al
contropiede e dei tiri da 3 punti i suoi marchi di fabbrica; la Fortitudo replica con
i tiri da sotto e dalla media (Knox e Mancinelli docet), la difesa asfissiante
e le iniziative personali dei vari giocatori dopo aver costruito un’azione
corale.
Agli antipodi sono anche i due
giocatori che possono portare grande vantaggio alla propria squadra: abbiamo
detto dell’esplosività triestina, che si manifesta maggiormente in quel Parks
che è il fiore all’occhiello della sua squadra. Sempre pronto a correre e a
saltare, lottando a rimbalzo e segnando una buona parte dei suoi 17 punti a
partita nei playoff appunto in contropiede o con penetrazioni verso il
canestro, pur non disdegnando le conclusioni dalla lunga distanza dove ha quasi
3 tentativi a partita realizzati con il 54%. Knox invece può e deve fare ciò
che vuole sotto canestro con la sua fisicità; Trieste infatti dispone di gran
pochi giocatori (forse il solo Cittadini) in grado di limitarne la fisicità,
starà a lui spingere e sgomitare per arrivare a segnare da sotto, magari
prendendosi più iniziative personali di quelle che gli abbiamo visto fare in
stagione.
Sarà sfida nella sfida tra Da
Ros e Mancinelli, due ali che possono caricarsi la squadra sulle spalle senza
grossi problemi, che amano particolarmente la fase offensiva in cui sono molto
completi, sia da dentro che da fuori. La differenza la farà chi riuscirà a
limitare maggiormente in difesa l’altro: non sono l’emblema della costanza in
questo campo, anche se il Mancio potrebbe essere superiore al milanese se
riuscirà ad essere costante nel giro dei 40 minuti. Non dovrebbero esserci
problemi per Green, non in campo nelle due gare casalinghe contro Tortona per
una distorsione alla caviglia, che prenderà il suo posto in campo a duellare e
battagliare contro Legion.
I precedenti: 66-54 al
PalaDozza per la Fortitudo, con il grande contributo di Italiano e Montano ed
una Trieste limitata dai 5 falli di Parks; 69-64 al PalaTrieste dove 4
giocatori locali andarono in doppia cifra garantendo una vittoria in bilico
fino alla tripla sbagliata da Ruzzier ad un minuto dalla fine sul -3 per la Effe.
Curiosità: anche in regular season Trieste venne affrontata dai bolognesi subito
dopo Treviso, anche lì il parziale fu 1-1.
Importantissimo, quindi, il
fattore campo che soprattutto Trieste ha saputo rendere fondamentale perdendo
soltanto la prima gara giocata tra le mura amiche contro Treviso, vincendo le successive 19 e facendo
appassionare sempre di più un pubblico tornato con grandissimo entusiasmo sugli
spalti dell'Alma Arena. Il PalaDozza, al contrario, quest’anno è stato violato più di qualche
volta dalle avversarie dei biancoblù, ma l’atmosfera che c’è dentro quando la
Fossa dei Leoni carica la propria squadra le darà una marcia in più.
Gara 1 è in programma lunedì 29 alle
20:30 (diretta LNP TV), gara 2 mercoledì 31 alle 20:00 (diretta SKY), gara 3
sabato 3 alle 17:45 (diretta SKY), le eventuali gara 4 e gara 5 saranno lunedì
5 e giovedì 8, con orario da definire per la copertura televisiva.
Nessun commento:
Posta un commento