venerdì 26 maggio 2017

VERSO FORTITUDO-TRIESTE, LA EFFE ALLA PROVA ALMA ARENA.




a cura di Alessio Scandola




Iniziamo ad entrare nella zona calda di questi playoff di SerieA2Italia con le semifinali. Sfida che si preannuncia esaltante quella fra l’Alma Trieste e la Fortitudo Kontatto Bologna. I giuliani vengono da una regular season finita al terzo posto soltanto per la differenza canestri, quella degli emiliani invece è stata un po’ al di sotto delle aspettative iniziali ma comunque molto buona verso il finale. Partendo da questi presupposti entrambe le squadre, con l’aggiunta di un giocatore d’esperienza a testa, sono giunte a questo appuntamento pronte a darsi battaglia per l'accesso alla finale. Sulla loro strada i biancorossi hanno incontrato nell'ordine Treviglio, battuta con qualche difficoltà dopo cinquie gare, e Tortona, eliminata senza troppi patemi d’animo in quattto partite. I biancoblù invece, sempre con il fattore campo contro, sono andati a mettere fuori dai giochi prima Agrigento, che a parte la batosta di gara 1 non li ha mai impensieriti, e Treviso, con tre sfide al cardiopalma prima della facile vittoria finale.

Dicevamo delle aggiunte: i due Daniele, Cavaliero e Cinciarini, sono le armi in più di queste squadre. Giocatori dalle caratteristiche simili, il primo ha forse bisogno di accendersi ed entrare in serie (l’esempio è gara 1 contro Tortona, dove nel giro di un minuto e mezzo ha segnato dieci punti che hanno creato un parziale rivelatosi decisivo), il secondo è più costante nelle iniziative. Le medie realizzative sono praticamente coincidenti, 10.2 per il triestino, 10.3 per il bolognese, che cede un po’ nelle altre cifre (assist, percentuali e rimbalzi) ma non significativamente.

Cavaliero è anche uno dei tanti ex della partita, avendo vestito la casacca fortitudina nella stagione 06/07. Stessa sorte anche per Cittadini, che arrivò a Bologna l’anno successivo rimanendovi per 3 stagioni, anche in A dilettanti. Dall’altra parte i triestini sono ben 3, con coach Boniciolli, fondamentale per la rinascita della società della sua città, suo nipote Ruzzier, che a Trieste è nato in tutti i sensi, sia umanamente che cestisticamente parlando, così come Gandini; i due sono anche stati compagni di squadra nella stagione 12/13.

Sarà interessante la sfida fra i due coach, che, come modo di approcciarsi, sono agli antipodi: vulcanico ed esplosivo Boniciolli, pacato e garbato Dalmasson. È comunque certo che il loro lavoro, a prescindere dal risultato della serie, è stato ottimo e fondamentale nei progetti pluriennali di due società che vogliono tornare ai fasti di un tempo, calcando i campi della serie A.

Entrambe hanno nell’essere squadra il punto forte. La grinta e la voglia di vincere che i coach hanno inculcato alle loro squadre le hanno condotte fino a questo punto, con tutti i giocatori pronti a combattere su ogni pallone. La differenza principale sta però nell’approccio: Trieste fa dell’esplosività, della difesa finalizzata al contropiede e dei tiri da 3 punti i suoi marchi di fabbrica; la Fortitudo replica con i tiri da sotto e dalla media (Knox e Mancinelli docet), la difesa asfissiante e le iniziative personali dei vari giocatori dopo aver costruito un’azione corale.

Agli antipodi sono anche i due giocatori che possono portare grande vantaggio alla propria squadra: abbiamo detto dell’esplosività triestina, che si manifesta maggiormente in quel Parks che è il fiore all’occhiello della sua squadra. Sempre pronto a correre e a saltare, lottando a rimbalzo e segnando una buona parte dei suoi 17 punti a partita nei playoff appunto in contropiede o con penetrazioni verso il canestro, pur non disdegnando le conclusioni dalla lunga distanza dove ha quasi 3 tentativi a partita realizzati con il 54%. Knox invece può e deve fare ciò che vuole sotto canestro con la sua fisicità; Trieste infatti dispone di gran pochi giocatori (forse il solo Cittadini) in grado di limitarne la fisicità, starà a lui spingere e sgomitare per arrivare a segnare da sotto, magari prendendosi più iniziative personali di quelle che gli abbiamo visto fare in stagione.

Sarà sfida nella sfida tra Da Ros e Mancinelli, due ali che possono caricarsi la squadra sulle spalle senza grossi problemi, che amano particolarmente la fase offensiva in cui sono molto completi, sia da dentro che da fuori. La differenza la farà chi riuscirà a limitare maggiormente in difesa l’altro: non sono l’emblema della costanza in questo campo, anche se il Mancio potrebbe essere superiore al milanese se riuscirà ad essere costante nel giro dei 40 minuti. Non dovrebbero esserci problemi per Green, non in campo nelle due gare casalinghe contro Tortona per una distorsione alla caviglia, che prenderà il suo posto in campo a duellare e battagliare contro Legion.

I precedenti: 66-54 al PalaDozza per la Fortitudo, con il grande contributo di Italiano e Montano ed una Trieste limitata dai 5 falli di Parks; 69-64 al PalaTrieste dove 4 giocatori locali andarono in doppia cifra garantendo una vittoria in bilico fino alla tripla sbagliata da Ruzzier ad un minuto dalla fine sul -3 per la Effe. Curiosità: anche in regular season Trieste venne affrontata dai bolognesi subito dopo Treviso, anche lì il parziale fu 1-1.

Importantissimo, quindi, il fattore campo che soprattutto Trieste ha saputo rendere fondamentale perdendo soltanto la prima gara giocata tra le mura amiche contro Treviso, vincendo le successive 19 e facendo appassionare sempre di più un pubblico tornato con grandissimo entusiasmo sugli spalti dell'Alma Arena. Il PalaDozza, al contrario, quest’anno è stato violato più di qualche volta dalle avversarie dei biancoblù, ma l’atmosfera che c’è dentro quando la Fossa dei Leoni carica la propria squadra le darà una marcia in più.

Gara 1 è in programma lunedì 29 alle 20:30 (diretta LNP TV), gara 2 mercoledì 31 alle 20:00 (diretta SKY), gara 3 sabato 3 alle 17:45 (diretta SKY), le eventuali gara 4 e gara 5 saranno lunedì 5 e giovedì 8, con orario da definire per la copertura televisiva.




Credits: Valentino Orsini e Giulia Benericetti

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