lunedì 20 marzo 2017

BIELLA TORNA AL SUCCESSO, CARREA: "NON POSSO CHE DIRE BRAVI AI RAGAZZI."





Il ritorno al Forum coincide con una nuova vittoria per Biella che conquista il tredicesimo successo interno stagionale confermandosi l'unica squadra, ad ovest come ad est, a non aver mai perso davanti ai propri tifosi. Ecco le parole di Michele Carrea in sala stampa.

"Grazie al pubblico e alla Società che hanno voluto omaggiarci per un trofeo che siamo andati vicini a vincere. Biella è un ambiente che merita tanto. Un ambiente che premia una squadra che ha fatto il possibile per vincere ma non ce l'ha fatta merita il sacrificio di tutti, merita tutto lo sforzo possibile per dare emozioni. Per noi è stata una spinta in più. Il desiderio di ringraziare tutti per questo affetto si è manifestato in campo nel terzo quarto, dal punto di vista difensivo il periodo migliore da inizio stagione. Non voglio parlare dell'assenza di Ganeto o di Trapani più o meno energica, perchè all'andata abbiamo giocato contro cinque giocatori e ci hanno preso a pallonate; credo che i nostri avversari avessero tutto per fare una partita competitiva. Noi siamo stati precisi nelle regole, nel piano partita... Abbiamo tolto il pick and roll di Mays in maniera quasi perfetta, abbiamo subito un po' troppo il post up di Renzi nei primi due quarti ma poi per la durezza dei nostri lunghi siamo riusciti a togliere anche lui dalla partita. Luca Rattalino oggi ha dovuto fronteggiare un compito difficile, marcare un giocatore come Renzi quando chi l'aveva fatto prima di lui non l'aveva fatto bene. Era chiaramente una sfida difficile alla quale non l'avevo neanche preparato, perché prima dell'inizio della gara non era mia intenzione schierarlo. Luca veniva da una serie di panchine e non era pronto a questo tipo di battaglia; è stato più che pronto, e questo è sinonimo di umiltà e serietà. Complimenti a lui. Nell'analizzare le partite bisogna porre l'attenzione sugli elementi di miglioramento. L'approccio soft su Renzi non è una responsabilità di squadra, ma è legato a un accoppiamento individuale privo della giusta energia. A parte questo, abbiamo quasi sempre fatto la cosa giusta nei tempi giusti. Siamo usciti da ogni rotazione con la palla che usciva e i loro tiratori erano sempre accoppiati; abbiamo preso rischi da avversari che erano meno tiratori ma l'abbiamo fatto sempre con precisione. Crockett conquistava in media sedici punti a partita di taglio, taglio dal lato debole, tagli sul post up, tagli a seguire il rollante...ne ha fatti zero. Non posso che dire bravi ai ragazzi, hanno giocato contro le caratteristiche di squadra individuali in modo veramente significativo. Non esiste un livello raggiunto soprattutto se si arriva a questo livello di pallacanestro. Magari le idee sono assimilate ma ci vuole sempre il desiderio di applicarle. La disponibilità a fare fatica non è mai assimilata, non è mai tua. Ogni domenica va ricercata e messa in campo. Siamo contenti del buon livello di pallacanestro che stiamo producendo, ma consapevoli che dobbiamo continuare a produrlo da qui a fine stagione con continuità. Ho detto più volte che ritengo Marco Venuto un giocatore insostituibile. In questo momento il suo modo di fare canestro è il tiro piazzato, ma se lo fa con questa precisione nei momenti giusti va benissimo così. Ferguson ha leggermente migliorato le letture soprattutto perchè certe volte i raddoppi sono talmente esasperati che è anche abbastanza semplice leggerli. Se vogliamo trovare il pelo nell'uovo, credo che Jazz possa migliorare la gestione dei falli - nei primi due quarti ha avuto un rifiuto categorico nel rischiare di farne uno, e invece qualche volta uno potrebbe anche farlo - e la difesa lontano dalla palla. Queste due situazioni dove può migliorare lo trasformerebbero in un giocatore ancora più importante. Jazz è un atleta di grande disponibilità. È migliorato anche sui post up. Trapani non l'ha mai attaccato, ci aspettavamo lo facesse con Tommasini, un giocatore più grosso di lui. Non l'hanno fatto, e non so se perchè Jazz si è un po' ingrossato e adesso fa più paura o perche le ultime volte che gli avversari l'hanno attaccato non hanno preso vantaggi importanti. L'anno scorso questo succedeva spesso. La prestazione di Niccolò De Vico è stata soddisfacente. È rientrato dopo un mese di stop, è normale che gli manchi qualcosa...il rtimo della partita, la gestione perché si è innervosito troppo per alcune stupidaggini. Detto questo, nel terzo quarto ha fatto canestro e ha selezionato tiri in maniera sufficiente. Il suo lavoro di reinserimento sarà progressivo, non vogliamo subito portarlo al massimale. Da un punto di vista aerobico è stato completamente fermo, quindi necessita dei suoi tempi. Il suo rientro e il fatto che Rattalino abbia giocato quattro minuti competitivi mettono un po' di pepe nel sedere a tutti i componenti del roster, perchè poi i minuti a disposizione sono quelli...se uno fa bene li gioca. Questo è un grande stimolo per tutti e una grande buona notizia per la squadra."

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