lunedì 12 dicembre 2016

COACH DALMONTE: "DOBBIAMO DECIDERE CHI VOGLIAMO ESSERE."





Verona torna al successo battendo Chieti in una partita in cui è stata costretta a soffrire fino ai possessi finali del match. L'unica cosa importante in casa Scaligera erano i due punti in palio che, aldilà di tutto, vanno nelle tasche di Boscagin e soci permettendo ai gialloblù di staccarsi dalla zona play out. Ecco il commento di coach Dalmonte in sala stampa.

"Siamo partiti incatenati a livello emotivo perché avevamo lo strascico dei secondi 20 minuti di Ravenna. La pressione di dove vincere per forza le partite sicuramente ci hanno condizionato notevolmente, anche se dobbiamo essere aggressivi anche con la pressione. Il nostro è un mestiere di pressione. E la pressione va gestita, non evitata. Questa pesantezza, questa catena emotiva è stata moltiplicata da una squadra come Chieti che ha esasperato, lo dico in senso positivo, il nostro malessere proprio perché ha giocato difese tattiche. Il nostro trattenere la palla in mano e non muoverla ha permesso a Chieti di recuperare poi facendo cambi anche a tre e a quattro e quindi di risistemare sempre gli accoppiamenti nel modo giusto. Cambiando anche in difesa, fra uomo e zona, cercando di rallentare il ritmo. Siamo stati colpevoli all’inizio per la superficialità nel gestire tre o quattro azioni di contropiede che ci avrebbero dato un po’ di respiro, cercando invece le soluzioni più difficili. Tanto che alla fine del primo tempo avevamo 12 palle perse quando invece il piano-partita era quello di togliere a Chieti la corsa gestendo i possessi nel modo migliore possibile. Le 12 perse ed i 19 punti subiti in contropiede sono stati infatti numeri determinanti del primo tempo. Poi, usate voi il parallelismo più adatto, a me viene quello di dottor Jekyll e mister Hyde, nel terzo quarto abbiamo avuto un impatto importante sulla partita costruendo un bel break. La domanda è: chi siamo veramente? Naturalmente, dopo quei primi cinque minuti, non potevamo pensare che Chieti rimanesse inerme ed infatti è rientrata, ma abbiamo avuto comunque la forza mentale e la presenza di tutti che è un presupposto basilare per noi per poter essere competitivi. Non tutti hanno fatto la cosa giusta, ma in gara c’eravamo tutti. Nel secondo tempo abbiamo concesso molto meno in contropiede rispetto al primo. Adesso che ne abbiamo il tempo, visto che la partita con Treviso è stata posticipata, con sacrificio anche da parte dei giocatori sfrutteremo il week end libero e questa settimana per un compresso pre season all’interno della stagione stessa. Dobbiamo guardarci negli occhi e decidere chi vogliamo essere. Per capirci a tutto tondo, tecnicamente e non solo."

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