lunedì 7 novembre 2016

DECIDE FRAZIER A 12'' DALLA SIRENA! LE PAROLE DI COACH FRATES IN SALA STAMPA.





Terzo successo per Verona che pareggia il computo vinte/perse grazie al canestro di Frazier a 12 secondi dalla sirena finale. Le parole di coach Frates in sala stampa.

"Abbiamo avuto stasera delle buone notizie da questa squadra. La prima sono i due punti in più in classifica, la seconda è che finalmente abbiamo visto Pini con la tuta da giocatore in panchina con noi. Speriamo che da martedì possa tornare ad allenarsi come Boscagin, ne abbiamo bisogno per lavorare e mantenere intensità durante la gara. Abbiamo giocato un bellissimo primo tempo, di grande aggressività. Abbiamo segnato 42 punti con Frazier che ha fatto virgola, abbiamo distribuito bene i tiri, abbiamo corso e avuto buone percentuali. Veramente una bella prestazione. Nel secondo tempo non abbiamo trovato quelle munizioni arrivate dalla pressione difensiva che nel primo tempo ci avevano permesso di correre e giocare di più in campo aperto. Abbiamo un po’ perso, anche per merito di Recanati, il ritmo del gioco sbagliano fra l’altro qualche cosa all’inizio del terzo quarto, fra cui buoni tiri soprattutto da sotto, concedendo ai nostri avversari di tornare in partita. Da lì in avanti è stata tutta una guerra di nervi perché ci è venuto il naturale affanno di chi ha paura di perdere una partita che alla fine del primo tempo ci sembrava di avere in mano. Dobbiamo essere sicuramente più lucidi e più freddi nel gestire queste situazioni. Al di là di questo secondo me dovevamo finire il primo tempo con un vantaggio maggiore, invece abbiamo commesso qualche errore che ci avrebbe dato uno scarto ancora superiore ai 12 punti. Penso ai passi di Frazier in un contropiede uno contro zero o ad un tiro a campo aperto di Mike. Abbiamo sprecato tre o quattro cose in campo aperto che onestamente non hanno reso giustizia al nostro bellissimo atteggiamento e al nostro bellissimo primo tempo. Avessimo chiuso il tempo avanti di 16 non avremmo rubato nulla e la partita sarebbe stata diversa. Portiamo a casa questi due punti e cominciamo ora a rimettere dentro qualcuno, speranzosi di riavere già martedì con noi Pini e Boscagin. Nell’atteggiamento abbiamo ad un certo punto avuto una grande reazione, ma quando in attacco dobbiamo attaccare a difesa schierata e gli altri ci tolgono il campo aperto allora facciamo fatica. Nel secondo tempo abbiamo fatto gli stessi tiri del primo, ma tirato molto male da due come dive quel 5/16 che fa la differenza. In più nel primo tempo abbiamo fatto sette recuperi e nel secondo solo uno, questo spiega tanto della nostra possibilità di correre in capo aperto più spensierati senza dover invece attaccare con affanno una difesa schierata e organizzata. L’ultima azione? Potevamo fare un fallo, ma in questi momenti si ha sempre paura che se lo commetti ti fischiano antisportivo perché un minimo di confusione sulla questione in effetti c’è. Quello a David Brkic a centrocampo domani lo rivedrò, ma è evidente che lui cerca di recuperare il pallone ma anche che è molto più lento dell’attaccante di Recanati, per cui sulla palla c’è arrivato più tardi. Ma non mi sembrava ci fossero gli estremi per un fischio così che ha in effetti cambiato la partita perché Recanati ha portato a casa quei quattro punti di vantaggio che noi avevamo capitalizzato e che ci avrebbero fatto entrare nell’ultimo minuto in maniera completamente diversa. Cosa ho detto nel timeout? Ho ricordato ai ragazzi che avevamo un fallo da spendere, ma mi rendo conto che in quei momenti c’era tanta paura di subire un antisportivo che avrebbe voluto dire due liberi e rimessa a lato. La partita sarebbe finita lì. Così abbiamo difeso. Bene sul primo tiro, sul rimbalzo il secondo è stato un tiro in volo in cui siamo stati un pizzico fortunati. La fortuna però aiuta gli audaci. C’è da soffrire, ma tutte le partite sono così. Ora rimbocchiamoci le maniche e torniamo a lavorare."

Nessun commento:

Posta un commento