giovedì 6 ottobre 2016

ESCLUSIVA! L'INTERVISTA A MARCO CALVANI: "OBIETTIVO SALVARSI PRIMA POSSIBILE."


È iniziata nel migliore dei modi l'era Calvani a Recanati! L'Ambalt ha esordito, con vittoria nella nuova casa di Ancona. A qualche giorno dalla prima trasferta dell'USBR, ho rivolto qualche domanda al neo coach di Recanati.


Dopo l’esperienza di Sassari, Marco Calvani ritorna in panchina a Recanati. Cosa l’ha spinta ad accettare l’offerta della USBR ?
“Erano tre anni consecutivi che il Basket Recanati mi cercava e quindi l’interesse nei miei confronti è stato il primo presupposto per accettare; inoltre il club leopardiano negli anni ha sempre dimostrato di essere una società seria nel tener fede ai propri impegni e di fare il passo secondo la gamba, e questo è stato l’elemento decisivo per iniziare il rapporto con il Basket Recanati”.

Dopo la scorsa stagione, vissuta sempre in zona retrocessione, i tifosi di Recanati appaiono molto soddisfatti di questo nuovo gruppo quasi del tutto rivoluzionato. Che tipo di squadra ha costruito per il prossimo campionato ?
“ Quando ho avuto i primi contatti con il presidente Giuseppe Pierini, ed il g.m. Michele Paoletti, ho chiesto quali erano gli eventuali contratti in essere della passata stagione. C’era quello di Attilio Pierini ed il rinnovo di Giacomo Maspero. Su Pierini ho detto che per me era importante in quanto giocatore esperto che apre l’area avendo doti balistiche e per Maspero di firmarlo tranquillamente anche se io non sarei stato l’allenatore; gli altri 8 giocatori sono venuti a caduta in base al mercato ed alle nostre esigenze allestendo una squadra che ci desse certezze in alcuni reparti con giocatori esperti della categoria (vedi Sorrentino, Loschi, etc) e nello stesso tempo vedere giocatori che avessero calcato parquet italiani,europei e/o rookie, e su tutto questo ci siamo mossi per allestire la squadra condividendo tutte le scelte come abbiamo fatto sino ad oggi”.

Quest’anno giocherete in casa ad Ancona. La missione è quella di conquistare anche il pubblico locale. Qual’è la ricetta di Marco Calvani per riuscirci ?
“E’ un passo epocale per Recanati! Abbandonare il “PalaCingolani” per trasferirsi con il nome Recanati nel capoluogo della Regione Marche non è semplice e questo è anche gravato dal fatto che si gioca su un palasport di 5700 posti, non facile quindi a riempire. Credo che non ci sia una mia ricetta. La scelta della Società è una scelta obbligata per il fatto di non poter più usufruire della struttura del “PalaCingolani” essendo scaduta la proroga in fatto di capienza dei posti a sedere. Le scelte da parte del Basket Recanati sono state quelle di guardare alle varie opzioni e direi che questa di Ancona è quella più lungimirante, essendoci nel capoluogo di regione un bacino di 100 mila abitanti, che si raddoppia con l’hinterland, in un contesto sportivo di assoluto livello grazie al settore giovanile dorico della Stamura e del Cab con dei numeri assolutamente importanti oltre 600 ragazzi/e questo è, e deve essere, il primo volano per pianificare il tutto in chiave presente e futura. Ovvio che i risultati contribuiranno, tutto comunque dovrà essere visto a lungo raggio, seminando oggi per raccogliere i frutti tra qualche anno.”

Il girone est, ancor di più quest’anno, appare altamente competitivo. Si sono aggiunte nuove piazze storiche della nostra pallacanestro ed il tasso tecnico sembra essersi ulteriormente elevato. Parliamo di A2 o di A1 bis?
“E’ la prima volta che un campionato di A2 è così ricco di società storiche e che hanno segnato il mondo della pallacanestro italiana. Se pensiamo alle due bolognesi, Virtus e Fortitudo, Treviso, la stessa Udine che si affaccia dopo tanti anni che è stata per un lungo periodo in A1, Trieste un’altra realtà consolidata, non dimenticando Mantova che lo scorso anno aveva costruito una squadra per vincere il campionato, Ferrara che ha fatto un roster di assoluto livello, e poi parliamo di piazze consolidate negli anni come Imola, Forlì che nonostante le varie traversie ha sempre dimostrato seguito e grande attaccamento alla squadra, Verona che aveva allestito lo scorso anno un roster competitivo e che fatto la storia di un pezzo del basket italiano; direi che ci sono tante belle realtà-probabilmente ne dimentico qualcuna- dove il livello del Girone Est è di assoluta qualità e credo che le prime 8 che entreranno nella griglia playoff dovranno esser soddisfatte per un risultato che altre non riusciranno a fare”.

Quali sono i vostri obiettivi stagionali ?
“L'obiettivo, come ha dichiarato la stessa società, è quello di una salvezza tranquilla. Squadra rivoluzionata, allenatore nuovo, staff nuovo, andiamo a giocare in un nuovo impianto, diciamo che ci sono troppi elementi di novità per cui quello che deve essere fatto è quello di disputare un campionato in tranquillità per poi gettare le basi per la prossima stagione, e questo lo si può fare quando ti metti sereno con i risultati, garanzia di qualità per il futuro. Prima riusciamo ad uscire da un “tourbillon” di squadre che lottano per salvarsi e meglio è per tutti, al fine di iniziare la programmazione per gli anni futuri”.




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