giovedì 18 febbraio 2016

FRATES FA DUE SU DUE (SCONFITTE) MA HA L'ALIBI DELLA SFORTUNA.

Chiedere di più ad una Viola che si presentava al Pala Tiziano senza Spinelli (rimasto a Reggio), Crosariol (ex fischiatissimo) con una caviglia gonfia, Mordente reduce da una notte di febbre, non era umanamente possibile. Certo c'è il rammarico di essere rimasti aggrappati alla partita fino alla fine, finchè le forze hanno sostenuto i sei utilizzabili e grazie al contributo di un Brackins versione monstre (26 punti, 8 rimbalzi e 3 stoppate). La stagione dei reggini prosegue ricca di se e di ma, di vorrei ma non posso, di scuse ed alibi e, giornata dopo giornata, la classifica peggiora sempre di più ed il calendario non aiuta di certo proponendo il turno infrasettimanale che li costringe a tre gare in otto giorni (discutibile la scelta di inserire il nuovo coach alla vigilia di questo tris ravvicinato di partite). Ieri la squadra ha dato dimostrazione di grinta, finchè le forze non sono venute a mancare, ma ha anche dimostrato di essere psicologicamente provata da una stagione indimenticabile nel senso negativo del termine. Rullo non ne mette più una, il canestro si è rimpicciolito come la cruna dell'ago nella testa del giocatore che, per lunghi tratti della stagione è stato il miglior realizzatore dei nero arancio. Dobbins (15 punti), mister grinta, inizia a dare qualche piccolo segno di cedimento benchè risulti sempre tra i maggiormente positivi. Adegboye (15 punti) alterna momenti di lucidità ad attimi di incomprensibile follia andandosi a schiantare in penetrazione sulla difesa avversaria o perdendo la maniglia. Lupusor è preda di una involuzione tecnica e caratteriale: da leone che faceva sempre la scelta giusta al momento giusto a pulcino spaurito. Insomma più che un coach nuovo forse serve uno psicologo in più. Coach Frates ha commentato così nel post gara.


"Purtroppo in quattro giorni abbiamo perso due volte, ma in tutta onestà non posso dire che sono arrabbiato con la squadra. Abbiamo avuto un vuoto alla fine del terzo quarto. In quel momento sono stato costretto ad utilizzare chi non poteva giocare per permettere a chi stava in campo di rifiatare. Eravamo praticamente ridotti all'osso. A quel punto, Roma è stata brava: appena abbiamo barcollato ci ha puniti con quel vantaggio di 10 punti. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo lasciarci alle spalle tristezza e sfiducia."



foto da violareggiocalabria.it

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