"La stagione sportiva appena conclusa è stata molto importante per la Società, per la squadra è per tutti quelli che seguono l'Assigeco. Le mie valutazioni di veterano in Assigeco (dal 1996: 4 da giocatore, gli altri da preparatore atletico, dapprima per le giovanili, poi per la Prima Squadra, ndr) vogliono coprire vari aspetti di questa lunga annata. L'obbligo di emigrare dal Campus di Codogno e l'approdo a Piacenza hanno portato una ventata di novità e grande entusiasmo: ho visto crescere all'interno della Società una struttura più solida ed organizzata, con figure professionali nuove ed importanti per una continua crescita: l'entusiasmo del Presidente Curioni e della sua famiglia hanno trovato un valido aiuto in tante persone, dentro e fuori l'Assigeco. È stato bello giocare in un palazzetto grande ed accogliente quale è il PalaBanca di Piacenza ed è stato anche bello e gratificante vedere tanta gente sugli spalti, e soprattutto tanti bambini con le loro famiglie. Dal punto di vista sportivo, vedo il bicchiere mezzo pieno. È vero che le aspettative di playoff create dall'ottimo girone d'andata non sono state confermate in quello di ritorno, ma io penso che la squadra abbia fatto tutto quello che era nelle proprie possibilità per raggiungere il massimo risultato. Dopo le prime due sconfitte, sono arrivate 5 vittorie di fila. Dopo l'infortunio di Formenti e la sconfitta casalinga con Mantova, altre 4; ed infine, dopo lo stop di Bobby Jones per la rottura dello scafoide, abbiamo fatto un'ottima prestazione con la Virtus Bologna e la vinto contro Udine: questi sono chiaramente segnali di un gruppo capace di reagire alle avversità. Quando però le avversità sono così numerose, si sprecano molte più energie ed è quello che è capitato a noi. Siamo arrivati scarichi da un punto di vista psicofisico alla fase finale del campionato, con molti giocatori chiamati a fare gli straordinari per molte settimane. Il valore del lavoro fatto sta, secondo me, nelle belle vittorie con Trieste e Ferrara, a fine stagione: quando le pedine sono tornate al loro posto, la macchina di coach Andreazza ha ricominciato a viaggiare. Bisogna decisamente ripartire da tutte le cose buone fatte durante la stagione per costruire un roster che porti i sogni del Presidente e dei tifosi a volare ancora più in alto."
[ufficio stampa Assigeco Piacenza]
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