lunedì 27 febbraio 2017

LA SALA STAMPA DI CHIETI-PIACENZA. PAROLA A BARTOCCI E ANDREAZZA.





MAURIZIO BARTOCCI: "Siamo partiti con poca energia e a livello nervoso abbiamo pagato le fatiche fatte nell’ultima settimana, in cui abbiamo speso tanto. Negli ultimi due quarti però siamo rientrati sul parquet con maggiore intensità e soprattutto siamo riusciti a velocizzare il nostro gioco in tutte e due le fasi del campo. Grazie a ciò abbiamo acquistato maggior fiducia, giocando una pallacanestro un po’ più consona alle caratteristiche dei nostri giocatori, come dimostrano i 51 punti messi a referto negli ultimi due quarti. Credo che Golden ci abbia dato una mano nei momenti importanti, facendo ciò che si chiede ad un americano in uno sport come il basket, prendendosi molte responsabilità ma ripagando alla grande le nostre aspettative. Detto ciò, però, vorrei sottolineare la buona prestazione del collettivo, ognuno di loro ha messo un importante mattoncino, anzi un mattone - perché questa squadra per salvarsi necessita di mattoni - e sono davvero soddisfatto. Sono anche contento per il maggiore spazio concesso a Dario (Zucca, ndr) che a tratti ha spostato gli equilibri, essendo molto bravo a sfruttare al meglio qualsiasi occasione abbia avuto. La chiave è avvenuta negli spogliatoi, dove abbiamo parlato di quanto accaduto e, grazie anche ad un paio di urla, siamo riusciti a rientrare in campo ancora più motivati. Il match perso all’overtime contro Bologna ha sicuramente lasciato delle scorie a livello nervoso, l’ho notato anche negli allenamenti di venerdì e sabato ma siamo stati bravi a reagire e a conquistare questa vittoria fondamentale. Accogliamo favorevolmente la pausa, nonostante lo splendido stato di forma di queste ultime partite i ragazzi hanno bisogno di ricaricare le batterie nervose, perché la lotta per la salvezza si basa principalmente su questo. Abbiamo un po’ di giorni per recuperare… ma non vediamo l’ora di rimetterci in marcia."

MARCO ANDREAZZA: "I primi due quarti, contro Chieti, sono stati lo specchio della partita che avevamo preparato, che ci aspettavamo, a parte qualche piccolo errore che abbiamo notato noi dall’interno rispetto a quanto organizzato. L’abbiamo chiusa in controllo, a metà gara, con +4, ed il divario avrebbe anche potuto essere più largo, avendo di fronte una Proger che aveva ancora in circolo le tossine accumulate e le tante energie spese durante l’ultima gara di mercoledì, contro la Virtus Bologna. Nella seconda metà del terzo quarto, purtroppo, sono emersi tutti i nostri limiti attuali, che derivano da poca fiducia e da una serie aperta di cinque sconfitte, e ad ogni minimo errore è subentrato lo scoramento: abbiamo smesso di fare le cose che avevamo preparato, abbiamo subito troppo Golden e, quando siamo riusciti ad arginare i suoi attacchi, abbiamo subìto i rimbalzi di Mortellaro ed il tiro da tre punti che ci ha definitivamente schiacciati dal punto di vista emotivo. Onore al merito di questa Proger, quindi, che ha dimostrato di essere una squadra viva e di credere nella salvezza senza passare per il play out, cosa che dovremmo provare a fare anche noi: cercare di cambiare lo spirito, che ci deriva appunto dai tanti infortuni, dalle tante sconfitte di fila, che è chiaro che minino la fiducia in sé stessi dei giocatori. Per recuperare conosco solo la via del lavoro, la via dello stare insieme e del condividere, compatti, e magari riuscire a portare via una partita che non ‘ci meritiamo’, una cosa che possa infondere finalmente fiducia al gruppo per uscire da questa situazione. Sicuramente non aver avuto modo di allenarci al completo fino alla settimana scorsa ha influito negativamente sul lavoro di base, ma a sette giornate dal termine non possiamo certo arenarci su questo; dobbiamo mettere in campo ogni goccia di energia che abbiamo, tutti, dal primo all’ultimo: da oggi siamo in 10, al completo, con il rientro finalmente in panchina di Valerio Costa (assente sin dalla prima giornata di campionato), e non abbiamo più scuse da addurre. Bisogna concentrarsi e restare coesi al massimo, capendo che siamo in una situazione difficile non solo per le partite perse ma anche perché dobbiamo ritrovare fiducia e confidenza in noi stessi. Andremo avanti partita dopo partita, concentrandoci su ognuna di volta in volta."

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