lunedì 13 febbraio 2017

FORTITUDO E STINGS REGALANO UNA PARTITA BELLISSIMA. VINCE LA EFFE DI MISURA NEL FINALE.






Fortitudo e Stings danno vita ad una partita che riconcilia con la pallacanestro giocata. Primo tempo “libero” con squadre che si affrontano alla pari e a viso aperto facendo di questo match una sfida bellissima che, senza mai tirare il fiato ti porta all'intervallo lungo sul punteggio di 44-43. Da segnalare come gli attacchi la facciano da padrone sulle difese dove, stranamente, le due squadre non raggiungono il bonus, nessuna delle due, in entrambi i quarti. Per la Fortitudo sugli scudi Knox (15 punti), Mancinelli (6), Montano (5) e un sorprendente (in fase offensiva) Raucci autore di 8 punti. Per Mantova Amici con 12 e Corbett con 13 (finirà la partita a 13 punti) Daniels e Gergati con 5. Al rientro dagli spogliatoi Mantova dimostra di non essere scesa a Bologna a fare una passeggiata ma tutt'altro e con un Amici stratosferico mette in difficoltà la Fortitudo. Tra i padroni di casa si sveglia Legion che realizza 10 punti e mantiene la Effe in scia fino a mettere il naso avanti e chiudere il quarto sul 64 a 62. Si entra così nell'ultimo periodo che ha tutta l'apparenza di un quarto da play-off. Le difese salgono di tono e gli attacchi stentano fino all'ultimo minuto dove Mancinelli segna, Amici e Candussi perdono un pallone che sembra decisivo, ma dall'altra parte Ruzzier sbaglia incredibilmente un canestro da solo da sotto. Rimbalzo di Mantova, "fallo laterale" di Bologna quando mancano 8 secondi e il punteggio è 80 a 79 per la Fortitudo. Time out di Martellossi con rimessa in attacco per Mantova. Ci si domanda quale sarà la scelta, una penetrazione per cercare fallo e andare in lunetta, visto che la Fortitudo ha il bonus, oppure un pick and pop per Amici che l'aveva messa sempre? O magari palla a Corbett? E invece gli Stings effettuano la rimessa dando palla a Giacchetti, il più esperto in campo, che commette un errore che ci si aspetta da un 18enne: palleggio e poi spara un missile terra aria cadendo all'indietro che fatica a prendere il ferro regalando l'ultima emozione a tutto il PalaDozza: la vittoria della Fortitudo. La partita è stata bellissima!

Mantova ha dimostrato che pur giocando con un 2,11 classe 94, che ha tutte le caratteristiche per diventare un giocatore importante per la pallacanestro Italiana e quindi va ringraziata a prescindere, non può ambire a vincere in quanto Knox lo “violenta” realizzando 27 punti con 6 su 10 dal campo e 3 schiacciate, inoltre, è poco aiutato da Bryan. Nel complesso bene Daniels, Gergati e Corbett anche se sulla sua partita pesano molto gli ultimi due quarti senza realizzare nemmeno un punto. Male come detto Giacchetti: la sua ultima scelta te la puoi aspettare da un 20enne... non da un 34enne! Un discorso a parte merita Amici: personalmente ritengo (e quest'anno l'ho visto giocare già cinque volte) che sia totalmente inadeguato per la categoria. Questo deve giocare in A, poche storie, atteggiamento da vero leader e tecnica sopraffina. Giocare una partita simile al PalaDozza contro "il muro" della Fossa vuol dire avere gli attributi. Personalmente credo che" tutto il resto" che lo riguarda a me poco importa. COMPLIMENTI !

Fortitudo, non tanto aggressiva in difesa come solitamente succede anche perche non va in bonus per tre quarti su quattro, il che presume una difesa piu "allegra" del solito. Molto bene Knox, ma davanti aveva tutta l'inesperienza di Candussi e l'ormai poca atleticità del 36enne Bryan. Comunque la squadra finalmente legge una situazione di vantaggio per Knox che la porta a dare 21 tiri, 27 punti realizzati con 26 di valutazione, rivedibile ai rimbalzi. Molto bene anche Mancinelli (8 punti nell'ultimo quarto, 5 decisivi). I due lunghi bolognesi realizzano da soli l'intero fatturato della Fortitudo nell'ultima frazione: 8 Knox e 8 Mancinelli. Il resto della squadra non segna nemmeno un punto. Raucci è stato protagonista in fase realizzativa ed i suoi 8 punti, tutti nel secondo quarto, hanno un peso specifico elevatissimo nell'andamento della gara. Passiamo alle note meno positive che sono Legion, Candi e Ruzzier. Il primo deve quasi sempre prendere tiri quando nessuno sa più cosa fare, quindi spesso in condizioni di assoluta necessità, e quindi che si può pretendere? Forse per un tiratore sarebbe più semplice ogni tanto uscire da un blocco prendere e tirare... e per uno che è arrivato per risolvere i problemi (zero punti nell'ultimo quarto) non sono proprio quello che ci si aspetta. Candi, ha perso la brillantezza atletica che ne aveva caratterizzato buona parte dell'avvio di stagione e sinceramente, dal rientro in pianta stabile di Ruzzier in avanti, pare decisamente soffrire la nuova situazione. Ruzzier merita un discorso a parte: personalmente non accetto che chi viene considerato dal proprio allenatore uno dei tre miglior play d'Italia sbagli clamorosamente la valutazione dell'ultima azione. La Fortitudo inizia l'ultima azione della partita con poco più di 28 secondi da giocare, avanti di 1 punto, e con Mantova che decide di difendere e di non fare fallo per fermare il cronometro, quindi non è ammissibile che, pur con una autostrada spalancata verso il canestro, come gli è capitata, dia la possibilità a Mantova di giocarsi, comunque, un ultima azione perchè, anche se avesse realizzato, mancavano comunque tra i gli 8 e i 9 secondi mentre dovevano restarne al massimo 4.

FORTITUDO KONTATTO- DINAMICA GENERALE MANTOVA 80-79 (Parz: 25-19; 44-43; 64-62; 80-79)
KONTATTO BOLOGNA: Marchetti ne, Mancinelli 14, Candi 2, Legion 13, Ruzzier 3, Montanari ne, Montano 7, Costanzelli ne, Gandini, Raucci 8, Knox, Italiano 6. All. Boniciolli.
DINAMICA GENERALE MANTOVA: Daniels 12, Vencato 2, Giacchetti 4, Timperi, Candussi 7, Casella 5, Amici 27, Corbett 13, Gergati 9, Bryan, Morello ne, Rinaldi ne. All. Martelossi.




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