sabato 24 dicembre 2016

ANDREAZZA: "LA NOSTRA FORZA È LA COESIONE."





Piacenza batte anche Roseto e puoò contiunuare, a pieno titolo, la corsa verso la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia. Coach Andreazza ha commentato così la vittoria sugli Sharks.


"Quella contro Roseto era una partita che temevo moltissimo in sede di preparazione perché tendo sempre ad enfatizzare il valore degli avversari; ma questa Roseto, prima di arrivare qui al PalaBanca, era una squadra che ci è sempre stata davanti, di grandissimo talento, che deteneva il top scorer del campionato ed uno dei migliori giocatori del campionato (che è Valerio Amoroso) ed un playmaker che è uno dei più bravi, Robert Fulz (ex Ucc Assigeco, ndr). Avevo molta paura, al di là delle nostre assenze, perchè in questo breve periodo di partite ravvicinate non si ha quasi il tempo per allenarsi e per prepararsi. Siamo stati bravi. Perché abbiamo capito nel corso della partita di che cosa c’era bisogno, stringendo le maglie del -10 all’inizio prendendo energie da tutti, contando anche i minuti che ha giocato Dincic che partiva dal quintetto base come non era mai successo prima o i tre minuti che ha dato Zucchi, all’esordio, per far rifiatare De Nicolao in un momento in cui la squadra si stava svegliando dal punto di vista offensivo, ad esempio. La forza della squadra è la coesione: nonostante il primo vero periodo di difficoltà e la pressione di Fulz, non ci siamo mai disuniti, muovendo la palla e trovando canestri a ripetizione con tutti quanti. Non posso che fare i miei complimenti ai miei giocatori: sono orgoglioso di questi ragazzi! Ora dobbiamo pensare a recuperare gli infortunati, la cui assenza pesa comunque alla squadra, sebbene sia ben coesa e in cui tutti sono disponibili a sbucciarsi le ginocchia ed a dare sempre qualcosa per i compagni: questo è il risultato, anche di una grandissima difesa. Sotto gli occhi di tutti troviamo le bombe di Raspino, di Hasbrouck, di Jones, la fluidità offensiva ed i 30 punti nel terzo quarto ed i 23 nel quarto periodo ma se devo spendere una parola, lo faccio in favore della difesa della mia Assigeco, che ancora oggi è stata un qualcosa di encomiabile.  Le vittorie aiutano certamente, ma siamo passati anche per le sconfitte e sappiamo che siamo migliorati dopo gli esiti di queste ultime, da ciascuna delle quali abbiamo imparato qualcosa di importante. Sono davvero orgoglioso e non mi vergogno a ripetermi, di allenare questi ragazzi; ora ci riposiamo un paio di giorni poi proviamo a fare un’altra impresa a Treviso, prima della sosta, dove vogliamo provare a vincere e dove nulla ci è precluso se giocheremo con la stessa umiltà dimostrata sino ad ora e con questa qualità di gioco, che ovviamente ci può garantire il risultato.  Siamo partiti da sotto zero, mettendo insieme solo 5 mesi fa 12 giocatori nuovi, che non si erano mai visti, praticamente, ma che avendo grandi qualità e doti personali da mettere a disposizione del gruppo, ci portano a questi risultati. Se il 18 agosto scorso, al primo raduno della squadra, mi avessero detto che a 14 gare di campionato saremmo arrivati a questo punto, contando anche gli infortuni e, appunto, partendo da zero, con 9 partite vinte e 5 perse, ci avrei fatto la firma!  Posso addirittura dire che questo bilancio è giusto, visti anche i grandi miglioramenti ottenuti nel corso di questi mesi, con tanto lavoro e fiducia reciproca tra i ragazzi e con lo staff che li guida, sia sul lavoro in campo che come conoscenza reciproca, fondamentale per capire i bisogni di tutti e mettersi nella condizione migliore per poter raggiungere questi risultati."

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