domenica 9 ottobre 2016

VERONA PASSA AL PALA DOZZA CON UN SUPER FRAZIER!


Chi pensava di poter assistere ad una partita si è sbagliato e di molto perchè Verona domina la gara in tutti i lati del campo ed opera un assolo che dura 35 minuti annichilendo, con una prestazione esemplare, i 5000 del PalaDozza. La partita in realtà resta in equilibrio fino al quinto del primo tempo poi la Tezenis prende il largo progressivamente (primo vantaggio 10 a 12). La Fortitudo è poco reattiva, la Scaligera implacabile e chiude il primo quarto sul punteggio di 12 a 22 con 0 a 8 di parziale. Il secondo quarto è una vera debacle per la squadra di casa. I due piccoli Frazier (19) e Portannese (7) sembrano imprendibili per la difesa Fortitudo. Il quarto si chiude sul punteggio di 26 a 52... si state leggendo bene Verona ha fatto 52 punti all'intervallo alla squadra che fa dell'intensità difensiva la propria forza. In pratica la partita è finita qui all'intervallo, perche i secondi 20 minuti servono solo per dare cifre alle statistiche e rendersi conto che la Tezenis Verona è una squadra costruita per sedersi al tavolo delle pretendenti a quell'unico posto disponibile. L'analisi dice risultato finale 65 a 78 ma la differenza è stata molto superiore ai tredici punti finali. Verona ha messo a nudo la mancanza di rotazione ed esperienza nei play da parte di Fortitudo e incartato l'attacco biancoblù sfidando la squadra di casa nel tiro da fuori mettendo in evidenza la mancanza di un tiratore puro da parte della squadra di casa e la cattiva serata al tiro di tutti gli esterni ha certificato questa vittoria. Per Verona, Frazier è sembrato per lunghi tratti immarcabile e di un altro livello, super! Il peggiore per la Fortitudo è stato l'atteggiamento di tutta la squadra, coach incluso. Le partite si possono sbagliare ma bisogna anche avere la forza e la capacità per riprenderle. Mancinelli unico giocatore di esperienza ad un certo livello non è un caso che sia l'unico a salvarsi da questa inaspettata (per i termini) sconfitta, perdere fa parte del gioco. Per Verona la provocazione di Robinson verso la parte calda del tifo bolognese, veramente fuori luogo, poteva in quel momento rovinare la partita.



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