mercoledì 6 aprile 2016

REGGIO CALABRIA, CONTRO AGRIGENTO LA GIORNATA DELL'ORGOGLIO NERO ARANCIO SPACCA IN DUE I TIFOSI.


Se ci fosse da assegnare il premio delusione dell'anno questo andrebbe, senza ombra di dubbio, alla Viola Reggio Calabria. La Bermè, indicata da tutti (compreso chi scrive) tra le protagoniste indiscusse della stagione, a 120 minuti dalla conclusione della regular season, è stata si protagonista ma di esoneri e reintegri dello staff tecnico, voli pindarici e cadute clamorose, tre capitani diversi di cui il primo (Mordente) messo fuori rosa per poi ri-accoglierlo ed il secondo (Spinelli) tagliato per pietà nei confronti di un giocatore che, ad onor del vero, già al termine della scorsa stagione aveva deciso di appendere le scarpe al chiodo prima di ricevere l'offerta di un biennale. In riva allo stretto sono stati protagonisti di conferenze stampa pittoresche ed altre puntualmente smentite dai fatti, di partite in cui in campo i protagonisti (gli atleti) non hanno (quasi) mai mostrato attaccamento ai colori, alla città ed alla tifoseria in una stagione in cui la squadra doveva invece mostrare di essere all'altezza della categoria fallendo su tutti i fronti. In realtà dei protagonisti positivi ed assoluti ci sono in questa che a memoria sarà da passare agli annali come una delle peggiori stagioni in 50 anni di storia del club: i tifosi. Nonostante tutto gli appassionati nero arancio non hanno mai abbandonato la squadra. Primi per abbonamenti ad LNP TV, nei primi posti per presenze al palazzetto (oltre 3000 spettatori di media nonostante lo spettacolo non fosse all'altezza), sempre presenti ovunque in trasferta aldilà del risultato e persino troppo pazienti in una stagione dove mai o quasi mai si è intravisto un aspetto fondamentale per chi indossa la canotta della Viola: vincere o perdere lottando fino all'ultimo pallone. Con due partite ancora da disputare al Pala Calafiore (Agrigento e Rieti), nonostante arrivassero chiari input da parte della tifoseria, la società ha deciso, come previsto contrattualmente alla sottoscrizione dell'abbonamento, di indire quella che normalmente dappertutto chiamano "giornata colori sociali". Ecco, a Reggio, per non farsi mancare nulla, hanno deciso di esagerare (per l'ennesima volta quest'anno) proclamando la sfida di domenica contro Agrigento giornata dell'orgoglio nero arancio (leggi il comunicato della società) sospendendo ripeto, in modo del tutto lecito nonchè previsto, tutti gli abbonamenti e tutte le tessere. Molti tifosi reggini si domandano sui social networks "Orgoglio di chi, per cosa?" La squadra (in attesa di conoscere il risultato di Rieti-Siena) è quartultima ed a loro modo di vedere, di orgoglio ne ha dimostrato davvero poco nelle 27 partite fin qui affrontate. A differenza dei supporters che di orgoglio ne hanno speso fin troppo ed adesso, per continuare a dimostrarlo, dovrebbero sobbarcarsi un costo ulteriore? D'altra parte quando un tour operator promette un 5 stelle e poi mette il cliente in un 3 stelle normalmente offre un upgrade, un buono per un'escursione, una cena al ristorante alla carta, un qualsiasi gesto teso a non perdere il cliente stesso. Adesso il punto è proprio questo: giustissimo decidere di attuare quanto previsto ma, considerata la stagione ben al di sotto dei proclami trionfalistici e degli slogan partiti dal centro sportivo Massimo Mazzetto, in molti si chiedono: non sarebbe stato più giusto che, quantomeno gli abbonati, avessero un trattamento del tipo 2X1, 3X2 o qualcosa che dimostrasse loro un attestato di riconoscimento da parte della società? D'altra parte parliamo del Pala Calafiore (8000 seggiolini a disposizione) dove puoi fare 30mila euro mettendo dentro 3000 persone o 30mila euro mettendo dentro 6000 persone, voi cosa preferireste in una sfida che può decidere una stagione? 



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