martedì 15 marzo 2016

AGRIGENTO, FACCIA A FACCIA CON LA CRISI.


La situazione ad Agrigento non è delle più semplici. La squadra siciliana conosce, per la prima volta, la parola crisi. Sia ben chiaro la Fortitudo, nonostante quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, resta nel gruppo delle terze e, per gran parte della stagione, ha mostrato una grande pallacanestro in casa come in trasferta dove, fino a qualche settimana addietro, deteneva il miglior record on the road. Domenica dopo la scioccante sconfitta interna contro Latina si sono addirittura sentiti i primi fischi dagli spalti, un piccolo gruppo a dire il vero ma, nonostante la quasi totalità della tifoseria continua a sostenere Ciani ed i suoi ragazzi, è sicuramente un campanello di allarme da ascoltare. Niente giorno di riposo ieri per Chiarastella e soci che si sono ritrovati subito in palestra per iniziare a lavorare in vista della prossima difficile partita in casa di Casale Monferrato che, a differenza di Agrigento, sprizza salute da tutti i pori nelle ultime settimane. I DS Mayer è intervenuto per fare il punto della situazione.

"Quando si perde come abbiamo fatto noi con la Benacquista è chiaro che ci sono tanti piccoli problemi. Ce ne fosse uno solo, magari anche grosso, sarebbe più semplice individuarlo e risolverlo. Oggi ci troviamo come bloccati in una stanza piena di porte chiuse e non riusciamo a trovare la chiave per aprire quella giusta, che ci permetterebbe di uscire e di ritrovare la strada giusta. Da questa mattina ci siamo ritrovati, anziché restare a casa nel giorno libero della squadra, per iniziare a mettere a posto le cose. Oggi emerge confusione nella testa dei giocatori quando ci troviamo di fronte alle difficoltà, una cosa che non era mai successa in passato. Anche negli anni scorsi abbiamo avuto dei momenti in cui non andava bene niente, ma il gruppo ha sempre reagito nel migliore dei modi. I black-out che abbiamo accusato in alcuni momenti delle partite contro Siena e Mantova, e soprattutto in questa con Latina, sono preoccupanti. Ci manca freschezza soprattutto a livello mentale, la lucidità per interpretare i momenti delle partite e le situazioni: è anche vero che, considerati i pochi minuti in campo con Agropoli e Rieti, non abbiamo avuto il nostro playmaker Alessandro Piazza per 15 partite su 25 in campionato. Un’assenza lunghissima in un ruolo così delicato non può non pesare, proprio negli aspetti in cui oggi siamo più carenti. Lo aspettiamo, così come aspettiamo di ritrovare la miglior condizione da parte di tutti. Dobbiamo solo abbassare la testa, lavorare e ricompattarci."

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