mercoledì 27 luglio 2016

PERCORRIAMO TUTTO LO STIVALE, ANZI MEZZO PER DUE CHIACCHIERE CON DAVIDE CARICATO AMMINISTRATORE DEL GRUPPO VIOLA REGGIO CALABRIA FANS CLUB.


Oggi percorriamo tutto lo stivale per fare due chiacchiere con Davide Caricato che, pur vivendo e lavorando a Roma, è un grande appassionato della Viola Reggio Calabria ed amministra il gruppo Facebook Viola Reggio Calabria Fans Club.

Buongiorno Davide, iniziamo parlando del gruppo Facebook di cui sei amministratore, Viola Reggio Calabria Fans Club che, con i suoi oltre 3700 iscritto è tra i più frequentati di SerieA2Italia. Raccontateci della pagina: quando è nata e con quali finalità?
"Questa pagina è nata quando la Viola, oramai quasi dieci anni fa, non ricordo esattamente, riapparve sui palcoscenici minori del basket grazie a un mecenate di nome Muscolino che comprando il titolo sportivo da Gragnano, decise che il basket doveva tornare a Reggio. La finalitá era molteplice. All’inizio questa pagina era l’espressione diretta di quella squadra, di quella rinascita del basket, che a Reggio mancava da tanti anni. E poi c’era anche da ricostruire un rapporto, un discorso, un dialogo con le anime reggine appassionate di basket, con una generazione (quella a cui anche tu, Antonio, appartieni) che dopo aver vissuto quegli anni fantastici, dopo aver visto campioni giocare e passare da Reggio, dopo aver fatto trasferte nei piú importanti e titolati palazzetti d’Italia, si trovava senza identitá, senza riferimenti, senza colori e ancor peggio, frantumata geograficamente per tutta l’italia. La pagina Facebook ha fatto da collante e da azzeratore di distanze per la Generazione Viola. Ci siamo ritrovati tutti qui, a distanza di anni. Ed è stato bello mettere a confronto le esperienze di tutti e vedere come negli anni quel seme riusciva ancora a riforire con un solo goccio d’acqua. Adesso siamo oltre 3700 e speriamo di continuare ancora a lungo a commentare i campionati."

Chi amministra la pagina? Quanto tempo dedicate al gruppo? Qual’è la policy della comunità che amministri?
"Amministriamo la pagina in due: Roberto Aloisio, il fondatore, e io, Davide Caricato, che mi sono aggiunto strada facendo. Il tempo dedicato è variabile. In periodo estivo, senza basket, il tempo da dedicare è poco. Durante le stagioni invece, ci si dedica un po’ di piú. Compito degli amministratori infatti dovrebbe essere, oltre a vigilare, diffondere notizie, cercando di indirizzare la discussione su determinati argomenti. Ed è quello che proviamo a fare, con una policy abbastanza libera. Cerchiamo di lasciare, nei limiti dell’educazione e del rispetto reciproco, aperta a tutto e a tutti la discussione. Proprio a causa di questo approccio, spesso le conversazioni si scaldano a causa della tanta animositá che pervade i tifosi della Viola. Ma è fondamentale assicurare a tutti la possibilitá di esprimersi, anche se attraverso critiche aspre."

Dopo il fallimento e tanti anni di purgatorio nelle categorie minori, finalmente, una piazza importante come Reggio Calabria ed una società storica come la Viola sono tornate nel basket che conta. La prima stagione è stata parecchio problematica con una squadra che solo nel finale di stagione ha dato l’impressione di trovare la quadra giusta. Qual è il tuo giudizio sul campionato appena concluso?
"Tanti errori di valutazione. Un paio di scelte andate male per scarso impegno degli atleti e/o per problemi di inserimento. Giudizio sicuramente non positivo. Ma il tifoso alla fine è contento se la squadra si salva. Il paradosso dell’ultima stagione è che i play off erano solo a due punti, e visto il livello raggiunto nelle ultime quattro partite, non avremmo per nulla sfigurato. Pazienza, speriamo nell’anno prossimo."

Che aspettative hai per la SerieA2Italia 2016-2017?
"Un campionato che mi faccia divertire. Siamo realisti, la A1 per come è pensata e fatta oggi non è alla nostra portata. A livello economico, con le forze attuali, difficilmente potremmo sopravvivere per piú di un anno. In attesa di una riforma dei campionati che renda il basket di A1 meno costoso e piú giusto, e magari di forze nuove che portino a Reggio e alla Viola risorse preziose, ci accontenteremo di affrontare e battere storici nemici e cercheremo di divertirci mentre lo facciamo. Trevigiani in primis. Anche se ahimè nemmeno quest’anno li affronteremo durante la stagione regolare."

La maggior parte delle piazze storiche del basket nazionale disputano il campionato di SerieA2Italia. A tuo parere il campionato che partirà tra poco, dopo l’estate, può essere considerato il secondo oppure è qualcosa di più?
"A livello di tifo e di storia sicuramente non puoi considerare la A2 un secondo campionato. Piazze come Reggio, Roma, Siena, Treviso, le due bolognesi, Biella, Trieste, Udine, che potrebbero portare anche tremila spettatori a domenica, come fai a definirle di serie A2? Certo, se poi prendiamo in considerazione il livello tecnico, lí la differenza è enorme. Ma parliamo anche di budget notevolmente diversi."

Si discute tanto della necessità di aumentare il numero di promozioni. Hai una ricetta?
"Con una barriera economica molto piú bassa all’ingresso e con regole ferree sul controllo di bilanci e solvibilitá delle squadre (evitando quindi che ci siano squadre che a metá campionato chiudono per mancanza di soldi) sarebbe molto piú utile per tutti avere una a1 piú sul modello dell’attuale a2. Studiando magari una formula diversa, con qualche squadra in meno e non per forza a due gironi. Avere una A1 riformata, con ventidue, ventiquattro squadre, non sarebbe per le societá un grosso incremento dei costi di trasferta, e garantirebbe a tutti uno spettacolo sicuramente piú avvincente. Piú partite significa piú entrate al botteghino. Internet e la tv satellitare poi, oggi ti offrono una maggiore visibilitá rispetto a quanta te ne potesse offrire la mezza partita che la rai trasmetteva vent’anni fa. Bisogna ragionare in maniera diversa e con un’ottica proiettata al futuro. Speriamo nei futuri dirigenti della lega."

a cura di Antonio Mangiola



la foto copertina del gruppo Viola Reggio Calabria Fans Club

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