venerdì 20 gennaio 2017

ESCLUSIVA! DEMIS CAVINA: "SONO MOLTO CONTENTO DI QUELLO CHE I RAGAZZI STANNO FACENDO."





Il Derthona Basket, quarto in classifica e reduce da due vittorie consecutive, è atteso alla prima trasferta romana della stagione in cui si misurerà con le ambizioni della neo promossa Eurobasket che, come i Leoni, sta disputando un campionato al di sopra delle aspettative. Garri e compagni, nonostante il notevole ridimensionamento del budget, stanno giocando un campionato di assoluto prestigio e, da inizio stagione, sono costantemente nei primi posti della classifica ad ovest. Merito anche del grande lavoro di Demis Cavina, un predestinato che ha iniziato ad allenare a soli 23 anni ed a 26 è stato il più giovane allenatore di sempre a sedere su una panchina di serie A (Roseto). Ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con l'allenatore nativo di Castel San Pietro Terme che vi propongo di seguito.


La stagione di Tortona, nonostante il periodo nero tra metà novembre e metà dicembre, procede al meglio con la squadra quarta a quattro punti dalla coppia di capolista. Si poteva fare di più? Si è fatto di più? Oppure la classifica rispecchia quanto meritato?
"Dopo l'esaltante stagione scorsa era impensabile riuscire a confermare il gruppo visto che tutti i giocatori, o quasi tutti i giocatori, avevano un contratto annuale. In più la società ha perso il main sponsor per cui c'è stato un riassetto societario, devo dire un riassetto importante, e si è partiti con l'idea, purtroppo, di dimenticare la stagione scorsa e magari provare a ripetere le vittorie che abbiamo avuto da neo promossi nell'anno precedente ma con l'obiettivo che è ancora quello di una salvezza tranquilla. Siamo riusciti a ripartire da Garri e Reati ed il nostro girone di andata, come i risultati ottenuti finora, anche se i bilanci si faranno a fine anno, secondo me sono molto positivi proprio perchè dobbiamo anche tenere in considerazione che Reati, uno dei due pilastri iniziali, se n'è andato a dicembre e che la squadra è stata ulteriormente ringiovanita. Direi che, aldila che non guardiamo la classifica, e che sappiamo bene che questo è un campionato molto equilibrato e che i conti si fanno solo alla fine, diciamo che quello fatto finora è molto, molto positivo e superiore ad ogni più rosea aspettativa."

Quanto pesa nella stagione dei Leoni il continuo esodo al PalaFerraris di Casale Monferrato? 
"Tra le criticità di cui parlavo prima: mancanza di sponsor, riassetto societario, un gruppo praticamente nuovo, c'è da aggiungere il discorso PalaFerraris. Per noi non esiste giocare in casa e, a livello logistico, per la squadra e soprattutto per i tifosi è un viaggio, una trasferta. Questo fattore, anche se sono certo che almeno due delle partite giocate in casa avrebbero avuto esiti diversi se avessimo giocato nella nostra vera casa, non sta pesando per due motivi: uno per il grande lavoro dello staff e della società nel cercare di farci sentire a casa anche negli allenamenti e nella partita che giochiamo la domenica, due perchè i nostri tifosi sono incredibilmente vicini alla squadra e abbiamo comunque uno zoccolo duro che ci segue. Per questi due motivi ci pesa di meno."

La sua squadra ha una media realizzativa di 76 punti a gara, 61 arrivano da 5 giocatori e di questi 31 sono prodotti dai due americani. I numeri ci dicono che Cosey e Greene funzionano in un contesto in cui ognuno porta il suo mattoncino sulla strada del fatturato finale. Soddisfatto degli equilibri in campo?
"Si, la squadra, come dicevo, è stata costruita con criteri diversi rispetto a quelle degli ultimi due anni. Ovviamente il tutto è stato fatto pensando soprattutto all'aspetto economico per cui abbiamo deciso di scommettere ancor di più sui giovani e su giocatori che non avevano mai visto questo campionato. Abbiamo cercato di affiancare a questi giocatori delle certezze e siamo andati a pescare due americani che non si erano mai visti in A2, ma che io seguivo già dal college. Abbiamo preso Cosey e Greene che certamente hanno grandi qualità offensive ma che funzionano nell'insieme perchè tutti hanno ben chiaro il proprio ruolo e tutti stanno giocando, a mio avviso, migliorando il proprio rendimento tramite il lavoro. Questa è una squadra che ha dei punti di forza ma ritengo fondamentale quello che si fa dal martedì al sabato e, come ho detto più di una volta, è una squadra che ottiene le vittorie per quello che fa durante la settimana in un contesto ovviamente di gerarchie molto chiare, molto definite, in cui ognuno porta il proprio mattoncino, dal più grande al più giovane."

Con la partenza di Davide Reati avete perso un uomo nelle rotazioni. La finestra di mercato invernale è alle porte, avete in programma un innesto oppure, visti i buoni risultati delle ultime uscite, andate avanti così come siete?
"La partenza di Reati e stata per noi una perdita importante ed il buco tecnico lasciato da Davide, uno dei due giocatori su cui abbiamo fondato la squadra, è grande. Io penso che non troveremo mai sul mercato un giocatore, anche per quelle che sono le nostre possibilità, altrettanto importante. Abbiamo deciso quindi di trovare al nostro interno le energie e le soluzioni tecniche per supplire alla sua assenza. Attualmente non stiamo pensando al mercato anche se, ovviamente, abbiamo sempre un occhio vigile e stiamo monitorando. Su questa scelta non hanno inciso i risultati ma le strategie societarie."

Il prossimo turno vi misurerete con l'Eurobasket una squadra che, da neo promossa, sta facendo bene. La squadra di Davide Bonora sta rispettando i programmi stagionali e gioca una pallacanestro chiara e riconoscibile. Quali sono le insidie nella sfida al PalaTiziano?
"L'Eurobasket ci ha messo in difficoltà già nella partita di andata soprattutto con delle scelte tattiche, proposte da Davide nel secondo tempo, che non avevamo mai incontrato. È una delle squadre più esperta della A2, ha due giocatori americani di grande rendimento ed ha affidabilità nel gruppo che poi è quello che ha vinto la serie B. È una squadra che rispettiamo tanto, una squadra che, probabilmente come noi, si trova in una fascia di classifica inaspettata e devo dire che proprio la partita dell'andata ci ha insegnato quelle che sono le difficoltà che incontreremo a Roma e su cui abbiamo lavorato in questa settimana."

Valerio Cucci, in una intervista recente, ha detto che vi mancano quattro vittorie per essere certi della salvezza. Un eccesso di prudenza/scaramanzia?
"Sono assolutamente d'accordo con Valerio! Non penso sia un eccesso di prudenza, vogliamo centrare la salvezza prima possibile. Non faccio tabelle perchè non sono solito guardare la classifica nè lo farò adesso quando mancano ancora tante giornate alla fine del campionato ma è assolutamente il nostro obiettivo quello della salvezza come ho detto: squadra nuova, squadra molto più giovane, con delle scommesse a partire dagli americani che non hanno mai giocato in Italia per cui sono molto contento di quello che i ragazzi stanno facendo ma dobbiamo essere umili e, proprio da questa umiltà, partire per cercare di vincere la domenica."

Come sta la squadra in vista dell'appuntamento di Roma? Tutti abili ed arruolati?
"Ecco, qui faccio lo scaramantico e tocco ferro... [sorride] Si, ad oggi siamo tutti abili anche Davide Alviti, che ha avuto un grosso problema alla schiena la scorsa settimana giocando infiltrato senza allenarsi, è rientrato gradualmente nel gruppo ed anche lui sarà della partita."

Chiudo con una citazione di Neil Simon che ha detto: "Lo sport è l'unico spettacolo che, per quante volte tu lo veda, non sai mai come andrà a finire". Lei ha provato ad immaginarsi il finale di campionato della sua squadra?
"Bellissima citazione ma sono un pessimo sognatore per cui faccio veramente fatica ad immaginarmi il finale di stagione. Posso però dire che, allenando una squadra formata prima di tutto da uomini e poi da buoni giocatori, quello che mi aspetto da loro e che continuino su questa strada a prescindere dai risultati che otterremo. Una strada che e fatta di sudore, fatica e, per quelle che sono le mie esperienze, quando hai questi ingredienti è difficile poi che ti esca una brutta torta. Non vogliamo smettere di sudare, non vogliamo smettere di gioire, sappiamo che non abbiamo grandi obiettivi ma siamo molto ambiziosi per cui, con l'umiltà e l'ambizione, dobbiamo cercare di costruire un finale di stagione che ci appaghi del lavoro che stiamo svolgendo quest'anno."



foto da derthonabasket.it

Nessun commento:

Posta un commento