giovedì 12 gennaio 2017

ESCLUSIVA! COACH RAMONDINO: "DOBBIAMO MIGLIORARCI INDIVIDUALMENTE E ALZARE IL LIVELLO DEL GIOCO."





A tre giorni dalla sfida al Palazzetto dello Sport contro la Virtus Roma, ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Marco Ramondino che vi riporto di seguito.


Bentrovato coach, ci siamo salutati al PalaTiziano prima della sfida all'Eurobasket alla quale vi presentavate dopo quattro sconfitte consecutive e a telecamera spenta ti dissi: "spero che quando torni per la sfida alla Virtus possiamo parlare di quattro vittorie i fila". Tornate a Roma con cinque vinte ed una persa nelle ultime sei... vale lo stesso? Raccontaci cosa è cambiato in questi due mesi e mezzo…

"La squadra ha trovato la giusta coesione e un valido equilibrio dal punto di vista tecnico. Siamo riusciti ad elevare la continuità dal punto di vista difensivo, riducendo il numero di errori che portavano a canestri facili da parte degli avversari. Giochiamo quasi sempre con due se non addirittura tre play/guardia contemporaneamente e questo ci permette di avere un buon controllo del ritmo e di sollevare Tomassini in alcuni momenti dal compito di iniziare l’azione e farlo giocare lontano dalla palla. Sono piccoli adeguamenti che hanno avuto un grande impatto per una squadra che aveva perso tante partite di uno/due possessi e non riusciva a concretizzare delle buone prestazioni."

Ho l'impressione che il taglio dell'americano vi abbia avvantaggiato più che svantaggiato. Il gioco di squadra mi è sembrato maggiormente credibile e "bruciate" molti meno tiri. Qual'è la tua analisi?

"Il taglio di un giocatore non deve mai essere preso a cuor leggero. E’ un fallimento in primis per l’allenatore che non è riuscito a trovare le giuste strategie comunicative e tecniche per mettere tutti “sulla stessa pagina”. Sicuramente, questo aspetto ha pesato in una presa di responsabilità collettiva che ha permesso di fare un salto di qualità. E’ chiaro che in questo momento abbiamo un gruppo più omogeneo: Tomassini, Blizzard, Natali, Valentini, Denegri e Martinoni (seppur infortunato nell’ultimo mese) sono giocatori che conoscono il sistema di gioco alla perfezione e sanno quanto importante sia imporre il proprio gioco agli avversari partendo dalla difesa e dall’avere cura della palla in attacco. Tolbert, Di Bella, Severini e Bellan sono ottimi giocatori, con predisposizione alla difesa e al gioco di squadra. Stanno andando tutti nella stessa direzione ed è questo quello che conta ora."

Luca Severini, uno dei giovani della Junior, si è guadagnato il terzo posto tra i migliori under del mese di dicembre, una bella soddisfazione…

"Sicuramente! E’ un primo riconoscimento per un ragazzo con qualità che mi sembrano sempre più rare: “fame”, umiltà e serietà. Non si prende giorni liberi, nel senso che si allena sempre bene, sia individualmente che con la squadra. Sono i primi veri minuti in campionati senior e in un ruolo che conosce poco come quello di ala forte, ci saranno degli alti e bassi ma vanno messi in conto. Ha margini di crescita tecnica e fisica ed è un giocatore con caratteristiche direi uniche: sarà compito suo e nostro come staff esplorare queste sue potenzialità."

A breve si riapre il mercato: mi aspettavo un innesto prima della finestra del 23 gennaio... state valutando la possibilità di inserire un nuovo giocatore oppure pensate di andare avanti con gli uomini attualmente a disposizione?

"Il mercato deve essere una risorsa da sfruttare e non qualcosa in cui rifugiarsi di default. Il nostro lavoro è fare scelte. L’onestà intellettuale e il carattere ci devono far fare quelle giuste e non quelle popolari. Il DG Marco Martelli ed io abbiamo voluto e sostenuto questo assetto della squadra, sapendo quanto potessimo crescere in termini di coesione. Questo era un passo fondamentale, senza il quale nessuna addizione avrebbe avuto valore, se non quella di buttare fumo negli occhi degli altri giocatori, della Proprietà e dei tifosi. Il campo, al momento, non ci mostra delle criticità tali da poter essere risolte solo con l’innesto di un giocatore. Allo stesso tempo, seguiamo tutti i movimenti e siamo pronti a fare quanto necessario per essere il più competitivi possibile."

Dopo 16 giornate la tua squadra è a metà strada tra play off e play out, entrambi distanti due punti. Coach Ramondino vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

"Non siamo soddisfatti sicuramente. L’inizio è stato duro e snervante, la seconda parte di girone molto positiva per risultati e qualità di gioco. L’equilibrio del campionato mi impone di evitare bilanci che possono essere stravolti nel giro di due settimane."

Parliamo dei prossimi avversari: la Virtus sta disputando un ottimo campionato, si è appena qualificata alle F8 di Coppa Italia e gioca una delle pallacanestro più veloci del campionato... miglior difesa contro uno dei migliori attacchi, sarà uno spettacolo la sfida tattica tra Ramondino/Corbani…

"I protagonisti sono i giocatori. Coach Corbani è riuscito a dare una bellissima identità alla squadra, tanti giocatori hanno elevato di molto il loro rendimento e questo è merito di chi li mette in condizione di esprimersi. Hanno il miglior attacco del campionato e, cosa ancora più importante, impongono il loro ritmo agli avversari: sono devastanti in contropiede e hanno gerarchie chiare nel gioco a metà campo. Complimenti a loro per gioco e risultati!"

Come stanno i tuoi ragazzi? Tutti disponibili per la sfida alla Virtus?

"Martinoni non sarà disponibile. Continua la gestione forzata di Blizzard per cercare di risolvere i suoi problemi fisici. Lo avremo per la partita, siamo un pò preoccupati della forma fisica, soprattutto nell’ottica del tipo di partita che ci aspetta a Roma. Cerchiamo di fare il meglio e giocare la partita con quelli che abbiamo, senza pensare a chi non c’è."

Chiudo così come ho iniziato, parlando di vittorie e sconfitte con una citazione di Diego Agostini che ha detto: "non esistono persone vincenti o perdenti ma modalità vincenti e modalità perdenti." Come si mantiene una modalità vincente?

"Volendo migliorarsi sempre. E’ facile avere questa mentalità quando si perde, meno quando si vince. I nostri avversari si preparano meglio per affrontare una squadra che vince, noi dobbiamo lavorare per migliorarci individualmente e alzare il livello di gioco. Credere nei propri punti di forza e combattere i limiti con positività, passione e perseveranza!"



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