Alla fine "tutto bene ciò che finisce bene". La Virtus Roma esordisce con una vittoria in un PalaTiziano aperto in fretta e furia, ma pur sempre aperto (cosa non da poco di questi tempi all'ombra del Colosseo), e batte Agrigento, una delle favorite ad ovest, con una gara tutta energia e corsa come ormai abitudine nell'era Corbani. Soddisfatto anche il pubblico capitolino che, trascinato dall'intensità della Virtus, partecipa attivamente al successo di Maresca e compagni ed esce con un sorriso dal Palazzetto, anche questa è una cosa non così consueta nelle ultime annate della pallacanestro romana.
Corbani parte con Raffa, Chessa, Sandri, Benetti e Brown mentre Ciani risponde con Piazza, Evangelisti, Buford, Chiarastella e Bell-Holter in un primo quarto in cui la Virtus fa la lepre e la Fortitudo è costretta ad inseguire gli avversari in un elastico di parziali e contro parziali che si chiude sul 18-12 per i padroni di casa che hanno in Brown (8) e Chessa (6) i migliori terminali offensivi mentre, sul fronte ospite, Bell-Holter prova a fare la voce grossa sotto le plance segnando sei dei dodici punti totali dei suoi.
Nel secondo quarto Ciani prova a mischiare le carte e trova punti importanti dalla panchina con l'ingresso di De Laurentiis, Bucci e Ferraro che sono i principali protagonisti della rimonta agrigentina che però produce "soltanto" due pareggi prima a quota 20 e poi a quota 31. Anche Corbani ha risposte importanti dalla panca soprattutto con Vedovado che, nei tre minuti scarsi in cui viene utilizzato, trova quattro punti venendo imitato, nel bottino, da Aristide Landi. Sul finale del tempo è Brown a ridare due possessi di vantaggio ai suoi prima con un 2/2 dalla lunetta dopo il fallo antisportivo di Ferraro e, nell'azione successiva, andando a segnare in reverse i punti del 35-31 con cui si torna negli spogliatoi tra gli applausi dei tifosi di casa.
Al ritorno dagli spogliatoi è Benetti ad aprire le danze con una schiacciata in solitaria mentre, dall'altra parte, Bell-Holter spinge via Brown commettendo il suo terzo a 19 minuti dalla sirena finale. La Virtus prova ad approfittarne e scappare via ma Chessa sbaglia due comodi (per lui) tiri oltre l'arco che graziano Piazza e compagni che comunque sono costretti a subire il massimo svantaggio sul 48-37. Ciani decide allora di rischiare e rimanda in campo il suo Bell-Holter che, insieme a Chiarastella ed ad un Buford improvvisamente nel match chiudono la terza frazione con un solo possesso di svantaggio sul 53-51.
Nell'ultima frazione è Ruben Zugno, "vecchia" conoscenza di Corbani, il pericolo pubblico numero uno per la Virtus che, dopo aver subito il sorpasso della Fortitudo, deve rimboccarsi le maniche per smorzare l'entusiasmo dei 50/60 tifosi ospiti presenti. Una bomba di Baldasso ed una di Raffa, entrambe da distanze siderali ed allo scadere dei 24'' spengono definitivamente le velleità di vittoria dei siciliani e consegnano alla Virtus i primi due punti in classifica nella stagione 2016-2017.
In sala stampa arriva un Fabio Corbani raggiante e soddisfatto della prestazione e del risultato dei suoi, e non potrebbe essere diversamente. La Virtus, anche oggi, come nelle amichevoli di pre season, ha mostrato di sapere cosa bisogna fare, qual'è il piano partita e, soprattutto, si dimostra un gruppo granitico dove tutti aiutano tutti. Raffa e soci hanno saputo superare il momento di calo tra la terza e la quarta frazione e venirne fuori proprio quando l'inerzia sembrava passata nelle mani di Agrigento. La squadra è bella, divertente ed efficace. Meno soddisfatto Franco Ciani che, questa sera, ha visto le sue bocche di fuoco spegnersi sotto la marcatura dei romani. La Moncada vista al PalaTiziano è una squadra di assoluto livello capace di tornare su da un -11 in trasferta e di offrire sprazzi di grande atletismo (Buford su tutti). Certo che se il tiro da fuori non funziona (2 su 17) diventa tutto più difficile. Nella seconda giornata la Virtus andrà a fare visita alla Junior Casale mentre Agrigento ospiterà Agropoli.
Unicusano Virtus Roma 78 Moncada Agrigento 73 (18-12; 35-31; 53-51)
Virtus Roma: Brown 24, Raffa 14, Benetti 4, Maresca 2, Chessa 10, Sandri 8, Baldasso 3, Landi 9, Vedovato 4.
Fortitudo Agrigento: Bucci 6, Buford 19, Zugno 6, Evangelisti 2, Ferraro 4, Chiarastella 7, De Laurentiis 8, Piazza 9, Bell-Holter 12.
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