giovedì 22 settembre 2016

NONOSTANTE LE ASSENZE, È UNA BUONA FORLÌ QUELLA VISTA AL TROFEO ERREÀ.


Pesaro si aggiudica il Trofeo Erreà in palio al Palafiera tra l’Unieuro e la Vuelle, squadre entrambe ‘vestite’ dal marchio di Parma. Forlì, martoriata dalle assenze, incassa una nuova sconfitta di questo precampionato molto complicato… ma portandosi a casa anche qualche applauso. Già, perchè se il 63-76 fotografa fedelmente il divario visto in campo, l’Unieuro – pur costantemente in apnea, senza allenatore per 30′ e col roster a pezzi – non molla mai. Anzi, a 2’30” dalla fine risale inaspettatamente a -6 dando l’illusione di poterla tirar sù. Ma, come detto, si tratta di un’illusione.

E’ una serata difficile in se, in cui la forza di una Pesaro imbottita di americani incrocia ciò che resta dell’Unieuro (Bonacini e Crockett in borghese, Vico in panca per onor di firma, arruolati per l’occasione l’ex Scirea Mattia Ricci e Carraretto che ormai da settimane si allena col gruppo biancorosso). Serata che si rivela fedele ai postulati di Murphy: “Se una cosa può andar male, lo farà”. E allora si va da Sardella che si prende la scena e caccia Garelli all’11’ (“Coach stia nella sua area”, “Si ok, ci sono: sennò che succedeva?”, “Questo”: espulso) ad uno dei due cronometri del 24” dietro al canestro che si inceppa, passando per una scavigliata ad Harrow che raggiunge in infermeria i dirimpettai romagnoli ed esce all’intervallo a braccia.

Questa la non esattamente entusiasmante cornice. Dentro la quale Forlì e Pesaro, innanzi a 650 strenui tifosi che si disinteressano del calcistico infrasettimanale, pennellano il loro attuale basket, sudando l’una sull’altra per 40′, tentando nel limite del possibile di oliare i propri meccanismi. Ne esce una partita che prende ben presto la via delle Marche (subito 0-8, 10-23 al 10′) con Marcus Thornton – elastico, fulminante, treccioluto: un portento – a spiegare perchè i Boston Celtics lo hanno tenuto a lungo sotto la loro lente di ingrandimento. E con Infante e Vico, le due teoriche seconde linee forlivesi promosse in quintetto, a tamponare l’irruenza di Pesaro.

Poi, dopo che Pomo Serra si alza per ovviare alla defenestrazione di Garelli, la Vuelle se ne va 12-32 e allora serve una buona dose di orgoglio e l’energia di Blackshear per contenere il disavanzo al 20′. Ripresa più piacevole, con squadre maggiormente “alla pari”, complice forse il fatto che gli uomini di Piero Bucchi calano la tensione: Blackshear schiaccia a difesa schierata dando una defibrillata al Palafiera, il “vecchio asse” della Pallacanestro 2.015 Ferri/Rotondo sale in cattedra e ancora Infante a confermare il suo positivo precampionato. L’Unieuro, e qui siamo nell’utimo periodo, a lungo non avvicina perchè Thornton ingrana anche da 3 punti e Jones tiene davvero troppo posto. Ma poi, con due difese che impalano ai 24” l’attacco pesarese, Forlì si presenta sorprendentemente anche a 62-68 a 2’30”, con Blackshear che sbaglia la tripla centrale che sarebbe valso un inaspettato rientro in gara e Pesaro può controllare.


Unieuro Forlì – Vuelle Pesaro 63-76 (10-23, 28-40, 51-64)

Unieuro Forlì: Ferri 14, Paolin 7, Blackshear 18, Infante 11, Rotondo 8; Ricci, Carraretto 2, Pierich 3, Thiam; Vico ne. All. Garelli

Vuelle Pesaro: Thornton 18, Fields 6, Jasaitis 11, Jones 20, Nnocko 2; Harrow 5, Gazzotti 4, Cassisi, Ceron 9, Zavackas 1, Serpilli. All. Bucchi

Arbitri: Filippini, Sardella, Terranova. Note: Espulso Garelli all’11’. Spettatori 650.

[ufficio stampa Pallacanestro Forlì]


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