domenica 11 settembre 2016

EUROBASKET ROMA, ALBERANI ELOGIA I DUE USA DELLA GAS & POWER.


Erano la più grande attrazione della prima amichevole casalinga e non hanno tradito le attese del numeroso pubblico, deliziandolo soprattutto con un paio di giocate ad alta quota nel finale. Michael Deloach e Tony Easley sono i primi due giocatori americani nella storia dell‘Eurobasket e, per quanto già arcinoti agli appassionati della palla a spicchi italiana, ce li siamo fatti descrivere e presentare dal miglior dirigente dello scorso campionato di Serie A, il General Manager della Sidigas Avellino Nicola Alberani: “E’ una coppia che dà delle grandi certezze soprattutto ad una squadra neopromossa e rispetto al  rischio di formare un gruppo che non conosca la categoria – è il suo primo commento – loro sono già un affidabile punto di partenza“.
Del resto, ogni Estate, a proposito della Serie A2 e del livello e le ambizioni di una squadra, l’adagio si ripresenta puntuale: “Bisogna vedere come saranno gli americani“, e allora l’ex uomo mercato di Forlì e Virtus Roma è sicuro: “Gli stranieri li ha azzeccati, ed è una base solida ed una garanzia non da poco per una neopromossa, da un punto di vista tecnico ed umano – prosegue proprio il GM che portò in Italia Tony per la prima volta –saranno due giocatori bilanciati, oltre che ben inseriti negli equilibri del quintetto. Stanicnecessita di gente a cui passare la palla e sarà senz’altro in grado di innescare Easley nel pitturato, mentre Deloach deve essere coinvolto e sentirsi importante e da questo punto di vista sarà utile farlo giocare da playmaker e tenere il controllo della squadra insieme a Nicolas“.
In mezzo a tanti rookie ed una serie di scommesse soprattutto ad Ovest, la Roma Gas & Power è tra le poche squadre del secondo campionato nazionale ad aver scelto due giocatori maturi e già con ampia esperienza italiana ed europea alle spalle: “Mi sembra una mossa lungimirante, anche a costo di qualche piccolo sacrificio, da parte della società quella di andare su due giocatori così, eliminando un paio di problematiche difficilmente risolvibili anche per il discorso sui visti – spiega il manager d’origine forlivese – e potendosi concentrare sullo sviluppo di tutto il resto. Società ed allenatore hanno fatto una scelta umile e di grande praticità, che li ripagherà con due giocatori utili anche nello spogliatoio: nelle difficoltà hai bisogno di risolvere i problemi guardando negli occhi i giocatori e con loro due puoi sicuramente farlo“.
A differenza, magari, di un giocatore appena uscito dall’Università e per la prima volta fuori dagli States, per il quale è spesso necessario un processo di ambientamento ed adattamento più lungo anche fuori dal parquet. Al contrario, invece, l’inserimento dei due giocatori a stelle e strisce, già avversari cinque anni fa in Polonia e amici tanto che “Moe” non desiderava altro che un compagno spettacolare da far volare con i suoi assist, prosegue senza intoppi, per merito del clima attorno alla squadra e di una loro predisposizione naturale, che ne farà due protagonisti di grande attrazione nella stagione biancoblu:” Tony ha giocato nelle squadre più forti d’Italia ed è una assoluta certezza dal punto di vista umano – spiega Alberani, che l’ha avuto a Forlì solo per mezza stagione – lo adorano tutti i tifosi e si fa voler bene nello spogliatoio e dai compagni, perchè gli interessa prima di tutto che la squadra brilli ed aiutarla facendo ciò che serve. In attacco è un giocatore pericoloso e dinamico, che corre bene in transizione, ma ha tiro da fuori e anche gioco spalle a canestro, mentre in difesa sa come intimidire e coprire l’area. Insomma il giocatore giusto per completare un reparto lunghi ben assortito insieme a Bonessio, Vangelov e Righetti“.
E che, probabilmente, avremmo potuto vedere anche al piano di sopra, se non avesse optato per una scelta diversa e più proiettata al futuro,  un”something new” come lui stesso ha commentato al momento della firma:” Ha girato tanto, forse troppo negli ultimi anni ed anche viaggiato su delle quotazioni importanti – spiega Alberani – ma è un giocatore che in Serie A va contestualizzato, perchè può anche soffrire se non inserito nell’ambiente giusto. Adesso, invece, ha scelto per una dimensione sicuramente più stabile ed auspico che questo matrimonio possa durare a lungo“.
Un auspicio sicuramente condiviso anche da società e tifosi, che non vedono l’ora di conoscere i due nuovi beniamini anche fuori dal campo e scoprire quanto interessante sia il profilo che si celi dietro entrambi: “Saranno sicuramente due esempi anche per i tanti ragazzi del settore giovanile, potendo essere uno stimolo per migliorarsi ogni giorno – chiude Alberani – ed un’attrazione non solo per le giocate spettacolari che già hanno fatto vedere, ma anche per l’estrema disponibilità fuori dal campo, che sia per foto e autografi, o soprattutto per dispensare preziosi consigli ai più piccoli“.
[da eurobasket.it]

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