Riprendiamo il nostro viaggio per lo stivale volto a conoscere gli amministratori dei gruppi Facebook legati alle 32 squadre di SerieA2Italia. Nell'appuntamento odierno scambiamo due chiacchiere con Sergio Villabuona e Ermanno La Commare che si occupano della pagina "I Tifosi della Pallacanestro Trapani."
. Buongiorno ragazzi, iniziamo parlando del
gruppo Facebook di cui siete amministratori, I Tifosi della PallacanestroTrapani. Raccontateci della pagina: quando è nata e con quali finalità.
"Il gruppo nasce a giugno
del 2013 in un’atmosfera particolare. La squadra aveva disputato il campionato
di DNB arrivando alle semifinali, poi perse contro Roseto. Una stagione tutto
sommato discreta, oscurata però, giustamente, dall’incredibile cavalcata del
Trapani Calcio che nel 2013 ottenne la prima storica promozione in Serie B. Il
calcio ha chiaramente una cassa di risonanza grandissima, ed anche in una città
con una tradizione cestistica come la nostra, tutti gli altri sport furono
travolti da questa passione. Così nei molti gruppi genericamente dedicati allo
sport trapanese si finiva per parlare solo di calcio. Fondamentalmente il
gruppo nasce quindi per parlare solo di Pallacanestro Trapani e di
pallacanestro a Trapani. Era una cosa a cui pensavamo da un po’; il là decisivo
lo diede la trattativa per l’acquisto del titolo da Scafati: c’era bisogno di
un “posto” dove poter sfogare tutta la nostra eccitazione. Fu un periodo
vivace, in cui abbiamo vissuto l’attesa dell’annuncio dell’acquisto del titolo
giornalmente; inoltre la squadra non aveva ancora un social media manager, così
il gruppo finì per essere il punto di riferimento ed in breve tempo aumentò il
numero dei membri. La A2 ha fatto il resto. Fondamentalmente funziona come i
vecchi forum, con due moderatori che vigilano anzitutto sul linguaggio, sugli
account falsi, eccetera."
2 Quest’anno Trapani, oltre
al basket, ha avuto grandi soddisfazioni anche dal calcio. Esiste sinergia tra
le due realtà sportive della città?
"Beh come detto prima, la
passione per il calcio è molto travolgente. Sono anni storici per il Trapani
Calcio, e la città li vive con molto coinvolgimento, com’è giusto che sia
quando sfiori la serie A. Paradossalmente gli sforzi del presidente Basciano sono
anche un po’ contrastati da questa passione, che porta gli sportivi a
fare delle scelte economiche in un periodo non florido, spostando spettatori
dal palazzetto allo stadio. Nonostante ciò il Pala Conad resta frequentato da
un nucleo storico di appassionati che non scende mai sotto le 2000 unità.
Ovviamente viviamo con piacere entrambe le realtà, tifando con ardore per
entrambe le rappresentative di Trapani. La sinergia c’è relativamente: in
ambito cestistico si è provato più volte a coinvolgere il Trapani Calcio in
iniziative che riguardassero anche il prezzo dei biglietti, ma sono sempre
state iniziative a senso unico. Ad ogni modo tra i calciatori del Trapani ci
sono molti appassionati, capitan Pagliarulo in testa, e quando possono vengono
al palazzetto mischiandosi con i tifosi."
3 Il campionato appena
concluso ha visto Renzi e compagni arrendersi a Brescia soltanto alla quinta
partita in terra lombarda. Quanto è stato penalizzante il settimo posto con cui
si è chiusa la stagione regolare e quanto hanno pesato i molti infortuni?
"Chiaramente la seconda
parte della stagione ha inciso tantissimo sulla crescita della squadra. Giocare
due mesi in sei sarebbe terrificante per qualsiasi squadra, ed a un certo punto
del campionato il settimo posto è stato il massimo a cui potevamo aspirare.
Visto poi il livello di basket espresso ai playoff resta l’amaro in bocca,
perché a parte Brescia, poche altre squadre sembravano al nostro livello. Gli
stessi bresciani hanno riconosciuto in noi l’ostacolo più difficile da superare
per la promozione. Tuttavia dovremmo essere bravi a vedere le cose anche sotto
un’altra luce: la falcidia di infortuni ha costretto la squadra ad un percorso
in salita, difficilissimo, e questo pur non portando punti o risultati sportivi,
ha comunque avvicinato a livello empatico il pubblico. Ancora oggi la tifoseria
è conscia dell’estremo sforzo che ha fatto il gruppo, e questa empatia credo
continuerà anche nella prossima stagione. Dovrà poi essere brava la squadra a
non far spegnere il fuoco."
4 Che aspettative avete per
la SerieA2Italia 2016-2017?
"Per la prima volta si
sta provando a pianificare: si riparte da un gruppo di giocatori, il coach ha
imparato a conoscerli e sa cosa possono dare. Ovviamente sa anche dove
apportare dei miglioramenti ed in questo senso gli acquisti di Carleton Scott e
di Riccardo Tavernelli sono stati molto ben visti dalla tifoseria. C’è poi
molto tempo per andare a scandagliare bene il mercato degli americani alla
ricerca di una guardia. Insomma, sembra che con calma e oculatezza stia
nascendo una squadra competitiva. Sulle aspettative è difficile esporsi: a
tutti farebbe piacere ripresentarci ai playoff, ma la scorsa stagione insegna
che ad un certo punto può andare tutto storto, anche per cause non attinenti
alla gestione sportiva."
. Con la retrocessione di
Barcellona in serie B quest’anno in calendario ci sarà soltanto il derby con
Agrigento. Esiste una rivalità sportiva in Sicilia?
"In realtà con Agrigento
c’è una sanissima competizione più che una rivalità. Molti di noi hanno anche
tifato per la Fortitudo due stagioni fa quando rischiò di salire in serie A. Lo
stesso dicasi per gli scontri con Capo d’Orlando. Come potrebbe essere poi
diversamente quando due movimenti con sani principi si incontrano? Con
Barcellona era e sarà diverso; se c’erano attriti anche con squadre non
siciliane, un motivo ci sarà… E’ chiaro che comunque non bisogna fare di tutta
l’erba un fascio, e molti di noi si sono
anche dispiaciuti per i veri, pochi, sportivi barcellonesi. In generale non
abbiamo esultato tantissimo per la ingloriosa fine di Barcellona. La maggior
parte di noi ha reagito con indifferenza, del resto nessuno di loro si sarebbe
stracciato le vesti in caso contrario."
Si discute tanto della
necessità di aumentare il numero di promozioni. Hai una ricetta?
" "Riteniamo che anche due promozioni siano insufficienti. Spesso
abbiamo assistito a campionati di A che nel finale di stagione diventano delle
farse, proprio perché una squadra è già retrocessa da molte giornate. Questo
porta molte squadre ad investire il giusto, ovvero su un buon gruppo di
americani in grado di garantirti di rimanere in A, molto meno sugli italiani. Con
più promozioni il discorso cambia: da un lato non vanifichi gli sforzi dei
presidenti di A2 che intendono investire, e lo farebbero anche sugli italiani
viste le attuali regole per la composizione dei roster; dall’altro assicuri un
livello più alto in A, dove anche per non retrocedere si darebbe vita a
battaglie che non appiattirebbero la qualità dello spettacolo. Ci piacerebbero
quindi tre promozioni: due per le squadre che vincono i rispettivi gironi, una
per la vincitrice dei playoff a 16 squadre, che ritengo comunque una formula
vincente."
a cura di Antonio Mangiola
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