domenica 19 febbraio 2017

LUCA DALMONTE: "CON MANTOVA ABBIAMO DIMOSTRATO DI POTER ESSERE QUESTI FINO IN FONDO."





LUCA DALMONTE: "Stasera sono veramente orgoglioso di essere l’allenatore di questi ragazzi, perché una squadra che non arriva ad 80 punti ed ha quattro giocatori in doppia cifra, due ad otto e due a sei vuol dire aver veramente avuto un atteggiamento di squadra e da squadra. Abbiamo lasciato a Mantova 26 punti nel secondi 20 minuti, credo che proprio in considerazione del valore di Mantova mi sento di dire che stasera abbiamo fatto una delle migliori partite se non la migliore partita di questa parte di stagione. Perché significa tanto vincere contro una squadra che ha talento, profondità e che gioca una pallacanestro adatta al proprio essere. Motivo per cui il valore della nostra vittoria e il modo in cui l’abbiamo ottenuta è in proporzione alle qualità del nostro avversario. Su questo non ci piove. La partita l’abbiamo iniziata non propriamente col senso offensivo ed il ritmo che alla gara avremmo voluto dare. E questo ha fatto sì che Mantova segnasse 12 punti in contropiede che sono in fondo stati la reale differenza fra il monte-punti segnati nei primi 20 minuti e quelli non segnati nei successivi 20. Non abbiamo capitalizzato delle buone difese sprecando delle occasioni in contropiede, ma qui subentra la qualità della nostra partita. Nel secondo tempo niente ci ha condizionato, l’errore non ha influito mai su quel che dovevamo fare perché riuscivamo sempre a resettarlo. E questo rappresenta un extravalore. Avevamo semplicemente in testa quel che dovevamo fare. Senza se e senza ma, per di più contro una squadra che sei giorni fa ha sbagliato il tiro per vincere a Bologna. Questo è un ulteriore parametro della solidità della nostra prestazione. Se è sparita la cicatrice dopo Recanati? La cicatrice deve rimanere fino in fondo, alla fine andremo a farcela curare ma la cicatrice deve essere ciò che ci ricorda le uniche condizioni per cui possiamo essere competitivi. Non sarà perenne, ma finché saremo qui la cicatrice deve rimanere. Bisogna avere la consapevolezza e l’umiltà che la sconfitta fa parte dello sport, quel che non vogliamo e non dobbiamo accettare è non essere competitivi per giocare. Tenere Mantova a 26 punti nel secondo tempo credo sia davvero un fattore perché se non difendi in cinque e poi con gli altri con le stesse idee, regole e volontà, anche quella di andare a coprire l’errore di un compagno, la difesa non produce. Dopo Ancona ero imbufalito, oggi una risposta l’abbiamo data. Odio sprecare le opportunità, perché le opportunità non tornano. Non essere pronti è sprecare occasioni. Con Mantova abbiamo dimostrato di poter essere questi fino in fondo."


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