domenica 19 febbraio 2017

LA SALA STAMPA DI PIACENZA-RAVENNA. PAROLA A ANFREAZZA E MARTINO.






MARCO ANDREAZZA: "Purtroppo siamo ancora qui a commentare un’altra sconfitta, la quarta di fila, ognuna avvenuta per motivi diversi. Oggi, per lunghi tratti, ho visto di nuovo la mia squadra compatta a livello difensivo, cosa che non avevo più visto nelle ultime prestazioni. Ma tenendo Ravenna a 60 punti avremmo dovuto essere qui a commentare una vittoria e così non è stato, prima di tutto per merito loro, che sapevamo essere una squadra veramente ostica da affrontare, con grandi punti di riferimento, pochi fronzoli ed una forte identità; secondo perché noi questa identità la dobbiamo ritrovare, combattendo nelle difficoltà. Oggi eravamo quasi al completo (manca ancora all’appello il play Valerio Costa), ma come squadra siamo ancora al 20 di settembre perché c’è una condizione fisica ed atletica troppo disparata tra giocatori che hanno tirato la carretta fino adesso ed hanno momenti di appannamento e giocatori che rientrano ora da infortuni molto lunghi e non si può pensare che siano in forma dopo una o due partite. A lungo andare queste situazioni generano sfiducia e negatività e prestazioni non all’altezza. Purtroppo o per fortuna ci sono ancora nove partite e noi dobbiamo combattere per onorare la maglia, per i tifosi (che stasera sono venuti numerosi), per la società e per noi stessi. Sono convinto che con questo spirito battagliero possiamo ancora toglierci delle soddisfazioni. Come dicevo domenica scorsa a Jesi, dopo la partita, sinceramente l’unico obbiettivo che mi preme è la salvezza, non perché abbia paura ma perché in queste condizioni, dopo aver perso 4 partite di fila, diventa anche ingeneroso nei confronti di noi stessi creare degli obbiettivi. Poi se vinceremo tante partite terremo vivo il sogno play off. Ora c’è solo da recuperare serenità, riuscire a portare a casa subito una vittoria per ritrovare noi stessi e ritrovare la condizione mentale e tecnica di alcuni giocatori senza farci sopraffare dalla negatività."

ANTIMO MARTINO: "Prima di entrare nel commento tecnico della partita, vorrei soffermarmi nel dedicare questa vittoria al nostro Capitano che, dopo aver trascorso giorni particolari, questa mattina è diventato papà e ha raggiunto la squadra direttamente per la gara. Voglio inoltre ringraziare il nostro partner Ravenna 33 per aver avuto un ruolo fondamentale nel recupero dei tanti infortuni che hanno reso difficile questa settimana, seppure, come nostra abitudine, siamo arrivati alla partita senza piangerci addosso e con la voglia di fare bene. Il match è stato complicato, soprattutto nel primo tempo quando, dal mio punto di vista, non abbiamo giocato con continuità, alternando ottime cose ad errori evitabili. Abbiamo perso in più di un’occasione la possibilità di prendere il controllo della gara e questo è un aspetto su cui sicuramente dobbiamo ancora lavorare e crescere: a questo livello è necessario avere più continuità nell’arco dei 40 minuti. Nel secondo tempo invece siamo stati più regolari e, soprattutto nella metà campo difensiva, abbiamo costruito questa vittoria. Si tratta di un successo del gruppo, nel quale tutti hanno contribuito in qualche modo al risultato finale. In questo siamo una squadra speciale, con i nostri due americani che hanno avuto un incredibile impatto difensivo. Marks, per esempio, anche se non nella giornata più efficace dal punto di vista offensivo, ha annullato un giocatore del calibro di Hasbrouck. Oltre che  dal quintetto iniziale, che ha cominciato la partita con un ottimo 7-0, abbiamo avuto tanto dalla panchina, con Sabatini che è stato fondamentale sia per quello che ha fatto in attacco che in difesa, con Chiumenti che, seppur non al meglio, ha disputato un’ottima prestazione, e con Crusca che si è fatto trovare pronto. Adesso è importante non rilassarci e recuperare le energie per la prossima gara, continuando a pensare ad un match alla volta, senza fare l’errore di fare calcoli e tabelle."

Nessun commento:

Posta un commento