mercoledì 7 dicembre 2016

ROSSELLI È DA STANDING OVATION! LA VIRTUS BANALIZZA TRIESTE ED È PRIMA.





Segafredo e Alma arrivano alla sfida dell'Unipol Arena dopo aver conquistato cinque vittorie consecutive a testa in un momento di gran forma e lanciatissime verso il primo obiettivo stagionale: la conquista delle finali di Coppa Italia.

Trieste inizia subito con il suo altissimo ritmo, la Virtus ci sta e, dopo lo 0-2 in lunetta di Parks, i padroni di casa piazzano un 6-0 che permette a Lawson e soci di rimanere al comando per tutto il primo quarto con una forbice che si allarga e si stringe tra il +6 per gli uomini di coach Ramagli ed il -1 per quelli di Dalmasson. Il primo sorpasso lo firma Pecile, sempre dalla lunetta per il 17-18 a 20'' dalla prima sirena. Un canestro veloce da una parte di Rosselli ed uno velocissimo di Green dall'altra chiudono la prima frazione con i padroni di casa in vantaggio per 20-19. Anche nel secondo quarto la partita viaggia sui binari dell'equilibrio e coach Ramagli, senza pagare dazio, si prende il lusso di lasciare in panca Kenny Lawson nei primi 5 minuti. Proprio a metà gara i bianconeri iniziano la loro fuga guidati da un efficacissimo Rosselli. Gli ospiti non riescono ad essere precisi al tiro come era accaduto nei primi dieci minuti e così è un continuo aggiornarsi di massimi vantaggi. Sul 41-25 il coach della Virtus decide che è il momento di far riposare Rosselli fin qui autore di 14 punti in poco meno di 16 minuti di utilizzo che, oltre ai canestri, cattura anche 5 rimbalzi e subisce 6 falli. Spissu e soci allungano il parziale fino al 18-0 prima che il 2/2 di Parks dalla lunetta, in un dejavu da inizio contesa, interrompa l'emorragia offensiva degli ospiti per il 43-27 con cui si torna negli spogliatoi.

Al ritorno in campo la Virtus, pur entrando in modalità controllo, continua a macinare il suo gioco in attacco ed a rendere le cose difficili a Trieste quando è il turno dei giuliani di cercare la via del canestro. Rosselli, Lawson, Michelori, Umeh, ma anche tutto il resto dei giocatori impiegati da coach Ramagli, portano il loro prezioso mattoncino per continuare a mantenere intatto il vantaggio ed impedire agli avversari di poter ipotizzare un qualsivoglia tentativo di rimonta. Inizia la girandola di cambi, opportuna quanto necessaria considerato che domenica si tornerà di nuovo in campo. L'Alma ci prova pure ad essere maggiormente intensa in difesa ma per rientrare da un meno 17 servirebbe una maggiore precisione da oltre l'arco che nella serata dell'Unipol Arena è latitata e continua a farlo. La gara vive un paio di timidi sussulti nell'ultima frazione quando le V Nere abbassano un pelino la guardia e con Green che ci prova, prima con una tripla (-12), poi con una schiacciata in contropiede (-11), a riaprire la partita ma sono un paio di fuochi di paglia. Ramagli rimette in campo i "titolarissimi" e la partita volge lentamente al termine con i due punti già assegnati alla Virtus parecchi minuti prima che il suono dell'ultima sirena faccia registrare il 76-63 quale definitivo punteggio finale.

Si interrompe dopo cinque vittorie la striscia vincente di Trieste che conferma, aldilà della forza degli avversari, il suo rendimento double face tra le gare giocate all'Alma Arena e quelle affrontate in viaggio. La Virtus vince giocando una grande partita e, facendo apparire i giuliani una squadra normale, raggiunge Treviso in vetta ad est mettendo una seria ipoteca sulla conquista di uno dei quattro posti validi per qualificarsi alle final eight di Coppa Italia. Prova pazzesca di Guido Rosselli che, aldilà dei 18 punti, 9 rimbalzi, 4 palle recuperate, 4 assist, 9 falli subiti, 1 stoppata e 32 di valutazione, è sempre nel posto giusto a fare la cosa giusta.

Virtus Bologna: Spissu 10, Lawson 17, Rosselli 18, Pajola 2, Umeh 13, Spizzichini 2, Penna 3, Michelori 7, Oxilia 4.
Trieste: Cittadini 15, Pecile 7, Coronica 2, Green 15, Prandin 6, Bossi 5, Da Ros 4, Parks 9.


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