lunedì 18 luglio 2016

SERGIO VILLABUONA ED ERMANNO LA COMMARE CI PARLANO DI TRAPANI E DEL LORO GRUPPO FACEBOOK.


Riprendiamo il nostro viaggio per lo stivale volto a conoscere gli amministratori dei gruppi Facebook legati alle 32 squadre di SerieA2Italia. Nell'appuntamento odierno scambiamo due chiacchiere con Sergio Villabuona e Ermanno La Commare che si occupano della pagina "I Tifosi della Pallacanestro Trapani."

.   Buongiorno ragazzi, iniziamo parlando del gruppo Facebook di cui siete amministratori, I Tifosi della PallacanestroTrapani. Raccontateci della pagina: quando è nata e con quali finalità.
"Il gruppo nasce a giugno del 2013 in un’atmosfera particolare. La squadra aveva disputato il campionato di DNB arrivando alle semifinali, poi perse contro Roseto. Una stagione tutto sommato discreta, oscurata però, giustamente, dall’incredibile cavalcata del Trapani Calcio che nel 2013 ottenne la prima storica promozione in Serie B. Il calcio ha chiaramente una cassa di risonanza grandissima, ed anche in una città con una tradizione cestistica come la nostra, tutti gli altri sport furono travolti da questa passione. Così nei molti gruppi genericamente dedicati allo sport trapanese si finiva per parlare solo di calcio. Fondamentalmente il gruppo nasce quindi per parlare solo di Pallacanestro Trapani e di pallacanestro a Trapani. Era una cosa a cui pensavamo da un po’; il là decisivo lo diede la trattativa per l’acquisto del titolo da Scafati: c’era bisogno di un “posto” dove poter sfogare tutta la nostra eccitazione. Fu un periodo vivace, in cui abbiamo vissuto l’attesa dell’annuncio dell’acquisto del titolo giornalmente; inoltre la squadra non aveva ancora un social media manager, così il gruppo finì per essere il punto di riferimento ed in breve tempo aumentò il numero dei membri. La A2 ha fatto il resto. Fondamentalmente funziona come i vecchi forum, con due moderatori che vigilano anzitutto sul linguaggio, sugli account falsi, eccetera."

2   Quest’anno Trapani, oltre al basket, ha avuto grandi soddisfazioni anche dal calcio. Esiste sinergia tra le due realtà sportive della città?
"Beh come detto prima, la passione per il calcio è molto travolgente. Sono anni storici per il Trapani Calcio, e la città li vive con molto coinvolgimento, com’è giusto che sia quando sfiori la serie A. Paradossalmente gli sforzi del presidente Basciano sono anche un po’ contrastati da questa passione, che porta gli sportivi a fare delle scelte economiche in un periodo non florido, spostando spettatori dal palazzetto allo stadio. Nonostante ciò il Pala Conad resta frequentato da un nucleo storico di appassionati che non scende mai sotto le 2000 unità. Ovviamente viviamo con piacere entrambe le realtà, tifando con ardore per entrambe le rappresentative di Trapani. La sinergia c’è relativamente: in ambito cestistico si è provato più volte a coinvolgere il Trapani Calcio in iniziative che riguardassero anche il prezzo dei biglietti, ma sono sempre state iniziative a senso unico. Ad ogni modo tra i calciatori del Trapani ci sono molti appassionati, capitan Pagliarulo in testa, e quando possono vengono al palazzetto mischiandosi con i tifosi."

3    Il campionato appena concluso ha visto Renzi e compagni arrendersi a Brescia soltanto alla quinta partita in terra lombarda. Quanto è stato penalizzante il settimo posto con cui si è chiusa la stagione regolare e quanto hanno pesato i molti infortuni?
"Chiaramente la seconda parte della stagione ha inciso tantissimo sulla crescita della squadra. Giocare due mesi in sei sarebbe terrificante per qualsiasi squadra, ed a un certo punto del campionato il settimo posto è stato il massimo a cui potevamo aspirare. Visto poi il livello di basket espresso ai playoff resta l’amaro in bocca, perché a parte Brescia, poche altre squadre sembravano al nostro livello. Gli stessi bresciani hanno riconosciuto in noi l’ostacolo più difficile da superare per la promozione. Tuttavia dovremmo essere bravi a vedere le cose anche sotto un’altra luce: la falcidia di infortuni ha costretto la squadra ad un percorso in salita, difficilissimo, e questo pur non portando punti o risultati sportivi, ha comunque avvicinato a livello empatico il pubblico. Ancora oggi la tifoseria è conscia dell’estremo sforzo che ha fatto il gruppo, e questa empatia credo continuerà anche nella prossima stagione. Dovrà poi essere brava la squadra a non far spegnere il fuoco."

    Che aspettative avete per la SerieA2Italia 2016-2017?
"Per la prima volta si sta provando a pianificare: si riparte da un gruppo di giocatori, il coach ha imparato a conoscerli e sa cosa possono dare. Ovviamente sa anche dove apportare dei miglioramenti ed in questo senso gli acquisti di Carleton Scott e di Riccardo Tavernelli sono stati molto ben visti dalla tifoseria. C’è poi molto tempo per andare a scandagliare bene il mercato degli americani alla ricerca di una guardia. Insomma, sembra che con calma e oculatezza stia nascendo una squadra competitiva. Sulle aspettative è difficile esporsi: a tutti farebbe piacere ripresentarci ai playoff, ma la scorsa stagione insegna che ad un certo punto può andare tutto storto, anche per cause non attinenti alla gestione sportiva."

.   Con la retrocessione di Barcellona in serie B quest’anno in calendario ci sarà soltanto il derby con Agrigento. Esiste una rivalità sportiva in Sicilia?
"In realtà con Agrigento c’è una sanissima competizione più che una rivalità. Molti di noi hanno anche tifato per la Fortitudo due stagioni fa quando rischiò di salire in serie A. Lo stesso dicasi per gli scontri con Capo d’Orlando. Come potrebbe essere poi diversamente quando due movimenti con sani principi si incontrano? Con Barcellona era e sarà diverso; se c’erano attriti anche con squadre non siciliane, un motivo ci sarà… E’ chiaro che comunque non bisogna fare di tutta l’erba un fascio,  e molti di noi si sono anche dispiaciuti per i veri, pochi, sportivi barcellonesi. In generale non abbiamo esultato tantissimo per la ingloriosa fine di Barcellona. La maggior parte di noi ha reagito con indifferenza, del resto nessuno di loro si sarebbe stracciato le vesti in caso contrario."

      Si discute tanto della necessità di aumentare il numero di promozioni. Hai una ricetta?
"    "Riteniamo che anche due promozioni siano insufficienti. Spesso abbiamo assistito a campionati di A che nel finale di stagione diventano delle farse, proprio perché una squadra è già retrocessa da molte giornate. Questo porta molte squadre ad investire il giusto, ovvero su un buon gruppo di americani in grado di garantirti di rimanere in A, molto meno sugli italiani. Con più promozioni il discorso cambia: da un lato non vanifichi gli sforzi dei presidenti di A2 che intendono investire, e lo farebbero anche sugli italiani viste le attuali regole per la composizione dei roster; dall’altro assicuri un livello più alto in A, dove anche per non retrocedere si darebbe vita a battaglie che non appiattirebbero la qualità dello spettacolo. Ci piacerebbero quindi tre promozioni: due per le squadre che vincono i rispettivi gironi, una per la vincitrice dei playoff a 16 squadre, che ritengo comunque una formula vincente."


      a cura di Antonio Mangiola


la foto copertina del gruppo I Tifosi della Pallacanestro Trapani

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